Piedigrottesco e altre storie. Voci, suoni e rumori di poesia. Musica, arte e poesia sono state le protagoniste, lo scorso 12 settembre, di una giornata dedicata alla performance. L’evento, curato da Franco Riccardo, si è svolto a Palazzo Nunziante di Napoli, grazie alla collaborazione tra l’A/R Project e la Fideuram Private Bank.
Giovanni Fontana, Luca Salvadori, Sandro Mabellini e Francesca Volpe, questi i quattro artisti in scena che, con le performance live, hanno esplorato le molteplici relazioni tra scrittura poliedrica e mondi linguistici, sperimentando la fusione della parola, del suono e della vocalità con la musica e le arti visive.
Piedigrottesco di Giovanni Fontana e Luca Salvadori, ha dato avvio all’evento. Il performer e poliartista Fontana utilizza la parola e il linguaggio, ha riscritto la Piedigrotta di Francesco Cangiullo (1913) e, insieme al compositore e organista Luca Salvadori, ha ampliato i confini della poesia e della poesia sonora, disegnando uno spazio acustico e rendendo la sua narrazione assolutamente materica. Il suono si configura, così, come uno degli aspetti fondamentali del linguaggio.
Successivamente l’esibizione musicale Zang Tumb Tumb è stata diretta dal regista Sandro Mabellini, accompagnato dalla violoncellista Monia Massa e con l’interpretazione dell’attrice, autrice e drammaturga  Alessia Giangiuliani. La performance, appositamente concepita per questo evento, è ispirata all’omonima poesia di Filippo Tommaso Marinetti, il futurista che con le sue parole in libertà intendeva riprodurre i suoni della guerra e dei bombardamenti. A Palazzo Nunziante si è instaurato un dialogo tra due donne, un’attrice e una musicista, tra la fisicità del corpo femminile e quella della musica nello spazio.


La giovane performer napoletana Francesca Volpe ha presentato Ophelia, un lavoro che ha trasformato ogni suo movimento in suono. In questa sinestesia è stata coinvolta anche la vista, attraverso l’osservazione, da parte del pubblico, di ogni movimento compiuto dall’artista. La performance intende anche sottolineare la condizione che la donna troppo spesso riveste nel nostro tempo, una condizione di sofferenza, essendo troppo spesso soffocata dalla società.
La chiusura della serata è stata affidata alla Canzone Pirotecnica di Giovanni Fontana che, attraverso una serie di onomatopee, ha riproposto i suoni dei fuochi d’artificio.
Franco Riccardo, curatore dell’evento, proporrà al pubblico nuovi progetti nell’immediato futuro, continuando la sua collaborazione con la Fideuram Private Bank. Intanto, però, è possibile visitare altre mostre allestite a Napoli, e curate da Riccardo, che ormai si avviano alla chiusura.
Scultura minima è la personale di Giuseppe Pirozzi allestita fieno ieri  da Private Banker Fideuram della Riviera di Chiaia che ha ospitato 40 opere dello scultore partenopeo, in bronzo e terracotta, realizzate tra gli anni Ottanta e il 2019.
Gli uffici Private Banker Fideuram del Vomero propongono la mostra Fabrizio Garghetti. Artisti, azioni e performance, circa 40 scatti che catturano le avanguardie nazionali e internazionali. A Palazzo Partanna, infine, è invece possibile visitare la mostra collettiva Mediterraneo, in cui gli artisti Graziani, Martone, Mourey, Pagnotta e Sacco con le loro opere raccontano luoghi, volti e identità del mare nostrum.
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In pagina, 4 momenti della serata negli scatti di Paolo Menduni

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