Magia del tramonto sullo sfondo di un panorama ineguagliabile. Comincerà sabato 14 settembre l’undicesima edizione di Suggestioni all’Imbrunire, interamente ospitata nel parco archeologico di Pausilypon di Napoli, e che si svilupperà nel corso di quattro week end.  La serata di onore sará affidata all’esperienza e al talento ineguagliabile di Michele Placido.
Una rassegna che corona i quasi quindici 15 anni di collaborazione sinergica tra il Centro Studi Interdisciplinare Gaiola onlus e la soprintendenza per l’archeologia e il paesaggio del Comune di Napoli, in un progetto a lungo termine che guarda oltre l’evento in sé.
Perché se per la presentazione della rassegna permanente si aprono addirittura le preziose salette pompeiane di Palazzo Reale, a voler suggerire l’importanza  di Suggestioni, l’impressione è che vi sia la volontà di lavorare affinché la peculiare cornice dell’evento, possa ritornare alle antiche glorie o, quantomeno, assurgere allo status archeologico che le appartiene e che per molto tempo è stato oscurato da un abbandono pressoché totale.
Come ci dice Luigi la Rocca, da pochi giorni al posto di Luciano Garella alla guida della soprintendenza, Pausilypon si conserva in uno scenario naturalistico irripetibile, trasportandoci di immediato  in una Napoli del primo secolo, con tutte le caratteristiche che le furono proprie, in epoca romana. Quasi senza accorgercene, senza soluzione di continuità con il centro urbano. Un luogo di interesse storico e culturale in riscoperta, quindi, che è anche palestra di formazione ogni anno di centinaia di archeologi.
La preservazione del paesaggio, costante da millenni, rende la zona un micro-ecosistema mediterraneo único. Proprio la ricerca scientifica su questa perla tirrenica  ha condotto negli anni alla formazione del Centro Studi Interdisciplinare Gaiola.

Qui sopra,un momento della conferenza stampa. In alto, il bellissimo teatro con vista sul mare
Qui sopra,un momento della conferenza stampa. In alto, il bellissimo teatro con vista sul mare


Maurizio Simeone, presidente del Centro, ci parla delle difficoltà incontrate già a partire dal 2004, quando il sito versava nelle condizioni di degrado imperante cui lo avevano condotto uno sporadico interesse da parte delle amministrazioni e trenta anni di difficoltà burocratiche, annullandone il valore archeologico.  Un posto riabilitato, quindi, grazie al lavoro di molti volontari e alla gestione di Gaiola Onlus, che vede riconosciuto il suo operato anche nella recente delega da parte del ministero dei beni culturali per la gestione del parco archeologico sottomarino.
La volontà coordinata tra onlus e soprintendenza è di farne un centro di interesse storico di rilevanza mondiale con il sogno rivelato tra il serio e il faceto dallo stesso Simeone: portare il sito a quei 14 milioni di visitatori che meriterebbe.
Pausilypon, quindi sembra rivivere secondo il destino che era stato scritto per questo luogo, e che già in epoca borbonica aveva portato a opere di riqualificazione e adeguamento che ne permettessero la valorizzazione. E qui, Suggestioni all’Imbrunire, si mette in luce in tutta la sua straordinarietà.
La rassegna esalta il sito assecondando la vocazione con cui soprattutto la parte deputata allo spettacolo di questa straordinaria villa d’otium, il suo teatro, fu pensato più di duemila anni fa.  Di amplificatore a viva voce dello spettacolo recitato e musicato, secondo quella struttura architettonica pura del teatro romano che a oggi rende superflue le complicazioni di qualsiasi strumentazione per amplificare i suoni.
Pure per questo Suggestioni rappresenta una trasposizione nel tempo di mondi possibili, in cui la musica attuale, la commistione tra danza e recitazione incontrano il luogo le sue storie. Un viaggio intorno a mondi possibili espressi dalla varietà delle esibizioni, dai molteplici stili, messi insieme dalla abile direzione artistica di Serena Improta.
Suggestioni all’imbrunire è il momento in cui gli affanni si placano, ci confida quest’ultima. Perché organizzare il festival non è impresa facile. Nonostante l’arena romana sia per certi versi l’occasione ghiotta e irripetibile per ogni artista di misurarsi con un modo di fare spettacolo sublimante, capace di non cedere ai richiami della modernità, la stessa arena è luogo di responsabilità, con quel vago potere di intimorire anche i performer migliori.
La struttura del teatro richiede quindi un lavoro di selezione accurato, che tenga conto delle peculiarità della messa in scena. Il risultato è una programmazione di eccezione.  
Il calendario vede, in quattro weekend consecutivi, l’alternarsi di una serie di artisti di fama internazionale.
Sabato 14 settembre, dunque, è la volta di Michele Placido, sulle note dei maestri Gianluigi Esposito e Antonio Saturno, interpreterà poesie e monologhi del repertorio classico, da Dante a Neruda, passando per Montale e D’Annunzio, senza tralasciare la tradizione poetica napoletana, da Di Giacomo a De Filippo.
Il 21 settembre è il momento di Storie di Tango, raccontate dalla voce di Lello Giulivo, il cui intento è quello di far rivivere le musiche di Maestri del tango, come il franco-argentino Carlos Gardel, introducendo lo spettatore non solo alla dimensione del tango come danza, espressa in Suggestioni con la performance di tre coppie di danzatori, ma anche alla cultura popolare che muove questa espressione umana immortale.
Immortale proprio perché, come afferma Stefi Donisi, maestro di tango della Milonga Porteña, il tango è quella comunicazione a due non verbale, in cui la testa è assente, in cui solo i corpi e le emozioni si muovono in uno scambio dialogico in cui è impossibile mentire, una relazione fortissima con la parte più intima di se stessi e degli altri nel tempo della crisi della relazione a due.
Il
 28 settembre tocca a Emanuele Giannini: con  Paesaggi Sonori porta un respiro di internazionalità alla rassegna, accompagnato da Lhila Qu Wong al violoncello e Giovanni di Domenico al piano, nella costruzione di un’atmosfera inedita, capace di intrecciarsi intimamente con la naturalità del luogo, con la sua esplosione paesaggistica e che sarà di base alla performance dei danzatori Rima Baranasi e Andrea Galand.
Si conclude domenica 6 ottobre con Prenda del Alma, in cui il chitarrista e consulente di suggestioni Mauro De Leonardo assieme a Luciano Biondini, un gigante della fisarmonica, acclamato maestro e strumentista, proporranno il loro lavoro comune, incentrato su un viaggio musicale per il sud america, con cover di pezzi celebri del jazz riletti in chiave sudamericana.
Suggestioni all’Imbrunire si propone come uno degli eventi dell’anno, capace di coniugare internazionalità e tradizione, anche grazie alla collaborazione di partner come Ferrarelle, Ager Campanus e il Consorzio di tutela dei vini Vesuviani. Per una rassegna capace di inebriare,  coinvolgere, far rivivere in uno scorcio di serena tradizione a due passi dalla magmatica frenesia della nostra città.
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