Piccola galleria resistente/ Plurale femminile: una serata tra musica, parole e immagini. Voci intrecciate contro la sopraffazione

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Musica, parole e fotografie. Sabato 31 maggio, la Piccola galleria resistente, atelier del’artista napoletano Antonio Conte, alle spalle dell’orto botanico di Napoli in via Foria, dalle 18 ospiterà il violino di Pietro Melillo, la poeta Lucia Longo e le immagini di Alessandro Testa (laureato in medicina e specializzato in cardiochirurgia, nonché autore di gialli), in una serata coordinata da Michele Andronico (siciliano di origine con cuore campano).
L’appuntamento sarà arricchito dall’aperitivo di PaneStorto, laboratorio nel cuore storico di Cosenza fondato da Monica Florio, che produce pani unici e sorprendenti, realizzati con ingredienti naturali e locali.
Plurale femminile è il tema della mostra di Testa, accompagnata dalle espressioni poetiche di Longo che molto spazio dà alle donne nel libro Mute. I monologhi di Eco (ispirato al mito di Eco e Narciso) edito da Il Filorosso.
Un progetto che si alimenta di contaminazioni offrendo voce alla denuncia degli abusi e alle ferite dell’anima. Un incontro dedicato alla creatività ma anche al coraggio di denunciare una relta cruda fatta di violazioni, prevaricazioni, egoismo.
Longo ama dipingere le sue poesie attraverso installazioni e libri d’artista che sfoglia e srotola nelle sue performance. Ma puntando il dito contra la sopraffazione lascia anche un auspicio di speranza.
Il Filorosso che edita i suoi testi è un’associazione culturale calabrese, rivista internazionale e casa editrice fondata dal poeta Francesco Graziano nel 1986 a Rogliano, diretta da  Luigina Guarasci per offrire occasioni di incontro, studio e riflessione.

Qui sopra, la locandina dell’evento. In copertina, lucia Longo fotografata da Testa



Piccola galleria resistente/ Small resistant gallery/ Feminine plural: an evening of music, words and images. Intertwined voices against violence


Music, words and photographs. On Saturday the 31st of May, the atelier of the Neapolitan artist Antonio Conte, behind the botanical garden of Naples in via Foria, from 6 pm will host the violin of Pietro Melillo, the poet Lucia Longo and the images of Alessandro Testa (a graduate in medicine and specialized in cardiac surgery, as well as an author of crime novels), in an evening coordinated by Michele Andronico (Sicilian by origin with a Campanian heart).
The event will be enriched by the aperitif of PaneStorto, a laboratory in the historic heart of Cosenza founded by Monica Florio, which produces unique and surprising breads, made with natural and local ingredients.
Feminine plural is the theme of Testa’s exhibition, accompanied by the poetic expressions of Longo who gives a lot of space to women in the book Mute. I monologhi di Eco (inspired by the myth of Echo and Narcissus) published by Il Filorosso. A project that feeds on contaminations offering a voice to the denunciation of abuse and the wounds of the soul.
A meeting dedicated to creativity but also to the courage to denounce a harsh reality made of violations, abuses, selfishness. Longo loves to paint her poems through installations and artist’s books that she browses and unrolls in her performances. But by pointing the finger at oppression she also leaves a wish for hope.
The Filorosso that publishes her texts is a Calabrian cultural association, an international magazine and a publishing house founded by the poet Francesco Graziano in 1986 in Rogliano, directed by Luigina Guarasci with the aim of offering opportunities for meeting, study and reflections.









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