C’è un po’ di Procida Capitale della Cultura italiana 2022 anche a Salerno. Con la mostra “L’isola di Arturo” che il fotografo napoletano Libero De Cunzo propone nella pinacoteca provinciale di Salerno da domani, giovedì 7 luglio (alle 18) fino al 21 agosto (dal martedì alla domenica, 9-19,30).
Curata da Massimo Bignardi l’esposizione si snoda in cinquanta fotografie, realizzate in parte tra il 2007 e il 2008 e pubblicate nel 2009, con un testo di Elisabetta Montaldo, nel volume Procida. Il giardino segreto, e in parte in questa primavera.

Qui sopra, la locandina dell’esposizione. In alto, un’immagine della ricerca artistica di Libero De Cunzo (in basso) dedicata a Procida

Immagini in cui emerge l’incanto dei giardini che modellano il territorio procidano, vestendolo di colori, dal giallo dei limoni alla gamma del verde che ritaglia spicchi di cielo e di mare. Un’isola incorniciata dall’azzurro del mare ma che, nel suo ventre nasconde la sua tipicità di isola della terra, dei campi, dei contadini.
Scrive nel catalogo pubblicato da Gutenberg edizioni, il presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese: «Procida le sue bellezze segrete, i giardini che nascondono l’essenza della natura in simbiosi con l’azzurro del mare è il tema di questo progetto dedicato al fotografo Libero De Cunzo, tra i principali interpreti della fotografia contemporanea italiana. Una sequenza di cinquanta immagini che oggi si concedono allo sguardo di nuovi viaggiatori e che raccontano di sentieri disegnati da antiche architetture, tra piccoli orti che fanno dell’isola una ‘terra’ sospesa tra il mondo rurale e il mare che le fa da cornice. È l’isola che ci ricorda Elsa Morante, Cesare Brandi e tanti altri protagonisti della cultura italiana del XX secolo. Sono felice quindi di patrocinare e ospitare nella nostra Pinacoteca provinciale di Salerno questo importante evento culturale, questo ulteriore viaggio nella contemporaneità, con la volontà di promuovere anche la kermesse che vede oggi Procida Capitale della Cultura italiana».
La fotografia sensibile di Libero De Cunzo è anche critica e rimanda con perplessità all’invasione dell’esercito dei cappellini e della cultura ridotta a invasione gastronomica nonché ai colori alterati degli intonaci che non sono più tenui ma quelli desolanti delle resine sintetiche. Una mostra dedicata a suo padre, l’architetto Mario De Cunzo che del Paesaggio fu sempre custode attento e rigoroso.
L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Salerno e dal Museo-FRaC Baronissi, nell’ambito delle manifestazioni di Procida Capitale della Cultura Italiana 2022. Patrocinata dal Comune salernitano, da quello di Baronissi, dal centro universitario europeo per i Beni Culturali. Partner, Fondazione Morra e associazione E-M Arts.


Per saperne di più
cultura@comune.baronissi.sa.it
www.tuttisuonati.com;

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