Lego classicists inaugura il 2020 con Giacomo Pardini, ricercatore Unisa. Prima di lui un altro archeologo ben noto è stato ritratto come personaggio del gioco serio più diffuso nel mondo, Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei. Anche una donna a completare la triade dei personaggi italiani omaggiati, Alessandra Giovenco, archivista della British School a Roma.
Il progetto Lego classicists è opera dell’artista australiano Liam D. Jensen che ritrae in versione Lego alcuni meritevoli studiosi che, in ogni parte del mondo, operano nel campo dell’arte e della cultura antica. Per ogni personaggio vengono realizzate solo due statuine, una per omaggiare il soggetto ritratto e un’altra che Jensen conserva nel proprio archivio personale, mantenendo integra l’intera collezione e incrementandola di volta in volta. L’intento del progetto, oltre l’omaggio e la diffusione di certi studi in una dimensione più diffusa, è anche quello di tenere insieme due culture apparentemente molto diverse, il pop e l’antico.
Giacomo Pardini è un ricercatore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DiSPaC) dell’Università degli Studi di Salerno che si occupa di archeologia e, in particolare, di numismatica.
Liam D. Jensen ha affidato, come di consueto, ai social network la diffusione del nuovo personaggio e lo ha presentato così: «Ecco i primi Lego classicists per il 2020, il Dr. Lego Giacomo Pardini con il suo mini Lego realizzato da suo nipote. Il vero dottor Pardini è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze dei beni culturali dell’Università di Salerno, dove insegna Numismatica Antica. Ha preso parte a numerosi scavi archeologici a Roma (Meta Sudan e pendici nord-orientali del Palatino), a Monteleone Sabino-RI (Trebula Mutuesca) e in Siria (Tell Barri / Kahat). La sua ricerca si concentra sul rapporto tra contesti archeologici e numismatica antica, l’interpretazione delle monete emerse dagli scavi, la circolazione monetaria nell’antichità e il commercio antico. La vera ragione, però, per cui l’ho inserito nella famiglia LC, oltre al suo continuo supporto, è per il suo alter ego Lego costruito per lui da suo nipote. Sono stato così colpito da questa figura e da come sia riuscita a catturare la personalità del Dr. Pardini, da spingermi a onorare il suo lavoro e quello di suo nipote. Quindi, benvenuto Giacomo Pardini in famiglia. Un ottimo inizio dell’anno!».

Qui sopra, Pardini nella Lego. Sopra, i magnifici re italiani
Qui sopra, Pardini nella Lego. Sopra, i magnifici re italiani

Anche Pardini ha affidato a Facebook una sua reazione: «È un grande onore entrare a far parte della famiglia di Lego classicists. Un sincero grazie all’artista L.D. Jensen, alla sua creatività e all’attenzione che ha voluto dedicare a me e alla numismatica italiana offrendomi questo riconoscimento. Voglio condividere questo tributo internazionale con i colleghi Renata Cantilena, Federico Carbone e Flavia Marani con cui ogni giorno collaboro, con tutti i colleghi del DiSPaC di Unisa e con gli studenti con cui discuto, mi confronto e indago l’affascinante mondo della numismatica. E un grande abbraccio a mio nipote Tommy, ragazzino brillante e affettuoso che LC ha voluto a fianco a me, per i momenti passati insieme a creare avventure archeologiche e numismatiche con gli ‘omini’ della Lego».
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