Apre al pubblico dal primo luglio l’Ipogeo dei Cristallini, l’antico complesso funerario greco, nel cuore del rione Sanità. Quattro tombe a camera con ingresso indipendente, scavate nel tufo, posizionate fianco a fianco, splendidamente conservate.
Soprattutto l’ipogeo C, con la sua camera sepolcrale ricca di pitture greche dai colori straordinari. Il blu egizio, giallo, rosso, magenta e viola, testimonianza dell’abilità pittorica dei greci, e prezioso esempio di dipinto greco, i cui ritrovamenti sono rari, e la maggior parte dipinta su vasi.

Quo sopra e in copertina, scatti dell’Ipogeo realizzati da Luciano e Marco Pedicini


Tra i dipinti della camera spiccano una raffigurazione di Dionisio e Arianna, e una testa di Medusa. Il corredo funerario comprende circa 700 pezzi, conservati prima dal Barone di Donato, fortunato scopritore del sito nel 1889, poi dalla famiglia Martuscelli, proprietaria dell’ipogeo, che ne ha voluto fortemente il restauro.
Il progetto di restauro ha avuto inizio il 23 settembre 2020 da parte dell’ICR, l’Istituto Centrale per il Restauro, che ha condotto gli studi sui materiali necessari per permettere la conservazione nel tempo del sito.
La tutela dell’opera rappresenta una sfida ardua visto l’elevato tasso di umidità degli ambienti sotterranei, Il variare del suo valore provoca movimenti di acqua all’interno delle strutture, che aumentano i rischi per la conservazione dell’ambiente.
Il primo passo per controllare questi cambiamenti è stata l’installazione di un impianto di monitoraggio microclimatico che consente di rilevare in tempo reale i parametri climatici degli ambienti sotterranei. Un altro fattore di rischio per la conservazione di questi ambienti è legato alla presenza di sali solubili contenuti nell’acqua di cui sono imbibite le murature. La loro azione produce la disgregazione del colore e la comparsa di incrostazioni difficili da rimuovere.
Il progetto di restauro cofinanziato dalla Regione Campania, è stato realizzato in collaborazione con il dipartimento di architettura dell’Università Federico II, e si è avvalso della collaborazione dell’Università Luigi Vanvitelli e della Scuola Meridionale, che hanno realizzato uno straordinario lavoro di catalogazione dei reperti, che si trovano nei depositi della Soprintendenza e che saranno in parte riposizionati nell’ipogeo con le dovute precauzioni.
La cerimonia di apertura del sito è stata accompagnata dall’installazione di Maurizio Elettrico Convivium eternum , in collaborazione con la Fondazione Morra, posizionata nel cortile dell’Ipogeo. All’interno l’installazione Sidus Terrae dell’artista Christian Leperino, in mostra fino al 30 settembre 2022.

L’installazione di Christian Leperino


L’apertura dell’ipogeo rappresenta un passo importante per il recupero del Rione Sanità, che negli ultimi anni sta vedendo una rinascita attraverso l’arte, e il recupero del suo patrimonio storico e artistico.
Il sito sarà visitabile gratuitamente fino al 10 luglio, tutti i giorni dalle 10,00 alle 14,00 (durata della visita 60 minuti), sarà possibile prenotare la visita accedendo al sito www.ipogeodeicristallini.org .
Dall’11 luglio l’ingresso sarà a pagamento (intero 25 euro, ridotto 12 euro) e sarà gratuito ogni prima domenica del mese (su prenotazione tramite il sito online).
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