Arte, storia e gusto. Sono stati gli ingredienti dell’evento organizzato a San Giovanni  a Teduccio (con il coinvolgimento dei comuni di Castelvenere e di Teano) nella biblioteca pubblica comunale di piazza Mancinelli su iniziativa dell’associazione culturale Animum debes mutare, in collaborazione con la sesta  municipalità. Protagonisti, Saperi e sapori dell’antica Roma. Un open day che ha dato inizio a una bella sinergia tra istituzioni e realtà private.
Numerosi gli studenti che hanno partecipato in mattinata ai laboratori mentre un folto pubblico ha seguito nel pomeriggio i convegni tematici (come quello sul pane nell’antica Roma o sul vino esotico), apprezzando particolarmente le degustazioni offerte da Antica pasticceria Napolitano di Napoli, Castelle Viticultori e Armando Sanzari di Castelvenere, Sodano Frutta secca di Avella. Insieme, per far riflettere sulle possibilità di crescita che offre la  cultura creando connessioni.
Spiega il presidente della sesta municipalità Salvatore Boggia: «Fare rete per valorizzare il territrio è l’unico modo per rappresentare la Municipalità nella sua piena bellezza, chiudersi non serve. Oggi diamo il via a tante iniziative mirate a educare i giovani e i cittadini per offrire visibilità a quanto abbiamo. La meraviglia che ho visto sui volti degli studenti è la chiave fondamentale su cui puntare per rilanciare i nostri luoghi».
Lo stupore e la curiosità, infatti, sono fattori di sviluppo che aprono le porte al futuro. E i giovani che hanno partecipato si sono lasciati incuriosire dalle infinite possibilità dei materiali a disposizione, come la ceramica, per esempio, nel workshop “Me fecit” curato dal beneventano Antonio Graziano Ruggieri. Una partecipazione  resa possibile dai responsabili dei licei don Lorenzo Milani e Cristodoro Colombo, nonché dell’Istituto superiore Roario Livatino di Napoli e dell’alberghiero Ipseoa Duca di Buonvicino.
Obiettivo dell’ associazione Animum debes mutare, che  ha organizzato la mostra fotografica “Memorie di pietra” ancora in corso al Museo archeologico nazionale di Napoli fino a domani (venerdì 9 febbraio), è la costruzione di reti tra realtà spesso lontane o indifferenti l’una all’altra, attraverso l’individuazione di un fil rouge tematico archeologico – storico – artistico che possa legarle.

 

Nella foto, il brindisi augurale con il Sannio Barbera di Castelvenere nei kylix romani ricreati per l’occasione

 

 

 

 

 

 

 

 

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