“Scenaria”. Ha appena mosso i primi passi la storica rassegna nella sua nuova edizione 2025 che già propone un altro appuntamento: dopo la presentazione del libro “Breve storia di come sono diventato normale” di Angelo Montella, arriva “Vico Viviani”, uno spettacolo di teatro e musica, ideato e interpretato dalla cantante e attrice Fiorenza Calogero (foto), tratto dalle opere del grande e indimenticato drammaturgo stabiese Raffaele Viviani.
Giovedì 14 agosto, alle 21, a Santa Croce del Sannio nel teatro all’aperto in piazza Aldo Moro, per vivere e condividere un altro prezioso momento nell’ambito delle iniziative pensate per scoprire e connettersi con l’incantevole territorio sannita.
L’iniziativa è inserita nel più articolato progetto del bando Borghi, “Tracce” (la cui cura artistica è affidata a Casa del Contemporaneo centro di produzione teatrale), voluto dall’amministrazione comunale di Santa Croce del Sannio.
Per “Vico Viviani”, di e con l’appassionata artista Fiorenza Calogero, la direzione musicale, le rielaborazioni e gli arrangiamenti sono a cura di Marcello Vitale e la regia è di Gennaro Monti. Lo spettacolo è arricchito dai contributi audio inediti di Peppe Barra, Massimiliano Gallo e Anna Spagnuolo e con la musica dal vivo di Gianluca Marino chitarra, Marcello Vitale chitarra battente, Arcangelo Michele Caso violoncello, Gianluca Mercurio percussioni.
Fiorenza Calogero, originaria del Caporivo, il quartiere della casa natale di Viviani, può esplorare la sua autentica identità culturale, offrendo uno sguardo completo e appassionato sulla sua terra e le sue radici.
Nata e cresciuta a Castellammare di Stabia, è una delle voci di Napoli e della Campania, e la sua arte affonda le radici nei linguaggi e nelle suggestioni tipiche della terra d’origine.
Oggi affronta una delle sfide più intense e significative della sua carriera: utilizzare l’eredità di Viviani per esplorare il tema del recupero di un’identità territoriale. Non un convenzionale omaggio al protagonista della drammaturgia napoletana del ‘900, bensì la riscoperta di un’appartenenza.
Per saperne di più
https://www.casadelcontemporaneo.it/
Santa Croce del Sannio/Scenaria: Fiorenza Calogero from Stabia rediscovers her homeland’s identity with ‘Vico Viviani’
“Scenaria”. The historic festival has just begun its new 2025 edition, and already offers another event: following the presentation of the book “Breve storia di come sono diventato normale” by Angelo Montella, comes “Vico Viviani,” a theater and music show, conceived and performed by singer and actress Fiorenza Calogero (photo), based on the works of the great and unforgettable playwright Raffaele Viviani from Castellammare di Stabia.
Thursday, August 14, at 9:00 p.m., in Santa Croce del Sannio, at the open-air theater in Piazza Aldo Moro, to experience and share another precious moment within the initiatives designed to discover and connect with the enchanting Samnite region.
The initiative is part of the more complex project of the Borghi call, “Tracce” (the curation is entrusted to Casa del Contemporaneo, a theater production center), promoted by the municipal administration of Santa Croce del Sannio.
For “Vico Viviani,” by and with the passionate artist Fiorenza Calogero, the musical direction, reworkings, and arrangements are by Marcello Vitale, and the direction is by Gennaro Monti. The show is enriched by previously unreleased audio contributions from Peppe Barra, Massimiliano Gallo, and Anna Spagnuolo, and with live music by Gianluca Marino (guitar), Marcello Vitale (battente guitar), Arcangelo Michele Caso (cello), and Gianluca Mercurio (percussion).
Fiorenza Calogero, a native of Caporivo, the neighborhood where Viviani was born, explores her authentic cultural identity, offering a comprehensive and passionate look at her homeland and her roots.
Born and raised in Castellammare di Stabia, she is one of the voices of Naples and Campania, and her art is rooted in the languages and influences typical of her homeland.
Today, she faces one of the most intense and significant challenges of her career: using Viviani’s legacy to explore the theme of recovering a territorial identity. This is not a conventional tribute to the protagonist of Neapolitan drama. of the 20th century, but rather the rediscovery of a belonging.