L’amministrazione comunale di Napoli ha istituito il 5 marzo la “Giornata cittadina per la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

A seguito di un ordine del giorno votato all’unanimit  da tutte le forze politiche il 7 maggio del 2007 Napoli dedica alla prevenzione dagli infortuni e dalle morti bianche, unico esempio in Italia, la solennit  di un’intera giornata di lavori sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Ogni anno vengono premiate imprese e scolaresche (Impresa Sicura e Fotografa la Sicurezza nella tua citt ) per essersi distinte in comportamenti esemplari per la diffusione della consapevolezza della cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per un intero anno è attivo l’Osservatorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a cui aderiscono circa 50 soggetti che nell’ottobre del 2008 hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, con il compito di analizzare l’andamento del fenomeno per tutto l’anno e di sviluppare le iniziative di prevenzione. Tra gli altri si ricordano, Regione Campania, Provincia di Napoli, Direzione Provinciale del Lavoro di Napoli, associazioni dei lavoratori e degli imprenditori, l’Inail, l’ASL, le organizzazioni Sindacali, l’Anmil, l’Universit .

Quest’anno il premio “Impresa Sicura” è stato vinto dall’Ansaldo (per le imprese con più di 50 dipendenti), dalla Transeuropa (fino a 15 dipendenti) e dall’Allerta s.r.l. nel campo delle costruzioni.

Per il premio “Fotografa la sicurezza nella tua citt “, a cui partecipavano 20 scuole di Napoli, sono state scelte il 71 Circolo Didattico “V. Aganoor” (scuola primaria), l’istituto “G. Capuozzo” (scuola secondaria inferiore) e l’Istituto Tecnico Industriale “E. Striano” (scuola secondaria superiore).

Questo 5 marzo, ancora una volta all’unanimit , il Consiglio Comunale di Napoli ha votato un documento per l’intitolazione di una Piazza a tutte le vittime sui luoghi di lavoro.

La sicurezza sui luoghi di lavoro incontra direttamente la cultura della legalit  per più motivi. Lavorare a norma significa non produrre lavoro nero, non abbattere il costo del lavoro comprimendo gli oneri per la prevenzione e per la sicurezza. E per più soggetti. Innanzitutto per le imprese che devono cambiare rotta in merito alla prevenzione vista come un investimento e non come un costo, per i lavoratori che devono prima di tutto conoscere i comportamenti sicuri cos come previsti dalle normative di riferimento, per i cittadini e per i giovani che debbono condizionare e richiamare il senso di responsabilit , codificando comportamenti virtuosi da suggerire nei loro ambiti relazionali.

E’ la stessa carta costituzionale che si interroga nei diversi aspetti del lavoro e di quello sicuro, a partire dall’art.1, il più conosciuto.

Ma si interrogano anche l’art. 4:”Ogni cittadino ha il dovere di svolgere …. un’attivit  o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societ ” e più incisivamente l’art. 32:” La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettivit  …”. E poi ancora l’art. 35:” La Repubblica (…) Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori”, l’art. 41:” L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilit  sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libert , alla dignit  umana (…) e per finire l’art. 46:” (…) la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende”.
“Napoli citt  sicura”, questa è la massima aspirazione a cui ci richiamerebbero in concreto anche l’ordinamento comunitario ed internazionale affinch i valori della salute e della sicurezza si affermino in tutti gli ambiti di vita e di lavoro per diventare patrimonio di tutti.

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