I senzatetto trovano dimora nella Casa delle genti in via S. Maria Avvocata di Foria 2, di proprietà della Fondazione “Ritiro di Santa Maria del Gran Trionfo”.
Il servizio comunale di accoglienza è stato inaugurato con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’assessore comunale alle politiche sociali Luca Trapanese, il presidente della Fondazione, padre Salvatore Farì e Padre Enzo Cozzolino della diocesi di Napoli.
La Casa ha la possibilità di accogliere un massimo di 32 persone aloggiate in 16 camere doppie. Con la presenza dell’area covid-19 si fa fronte anche all’ulteriore emergenza, quella epidemiologica del virus, che permette di garantire una maggiore sicurezza delle persone accolte e di chi lavora.
La casa si estende su 4000 mq e offre numerosi servizi, tra cui lavanderia, sala pranzo, cucina, servizi igienici, sala multimediale, terrazzo, sala TV, rete WiFi, aula informatica, aula deposito valigie, cappella, giardino, infermeria, sala counseling e laboratori di ascolto e di promozione.
Un posto dove le persone si possono riparare dal freddo della notte, avere dei pasti caldi, un luogo di relazioni e di supporto per favorire la ricostruzione di una dignità spesso fragile e calpestata e la reintegrazione nel contesto sociale.
La collaborazione tra il Comune di Napoli e la Comunità delle Genti risulta indispensabile in considerazione della carenza di posti di accoglienza per persone senza dimora e la necessità di predisporre un programma complessivo e coordinato di interventi per il periodo invernale rivolto alle fasce più deboli della cittadinanza esposte a rischi di salute a causa del freddo. 
La Casa delle genti si presenta come un progetto di umanizzazione delle relazioni umane, senza esclusione di provenienza, appartenenza sociale, credo religioso, estrazione culturale. Ogni persona che arriverà porterà la propria storia, i vissuti e le esigenze diverse.
Da un monitoraggio degli ultimi anni emerge il progressivo aumento del numero di persone che si trovano ad avere, per ragioni economiche e sociali, un limitato accesso a beni essenziali primari, Sono circa 1.800 le persone senza dimora e i posti di accoglienza (di pronto intervento) attualmente disponibili sono circa 250.

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