“Persone naturali e strafottenti”. Un testo scritto da Giuseppe Patroni Griffi nel 1973, portato in scena da Marisa Laurito insieme a Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti e Guglielmo Poggi. Da venerdì 4 a domenica 6 febbraio al teatro Sannazaro. La regia è di Giancarlo Nicoletti.
Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, discute e litiga con Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. E ancora, Fred e Byron che sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte: l’uno, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite.
Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.
Emarginazione, violenza, distanze socio-culturali, violenza sessuale e psicologica, la ricerca continua dell’invisibile: attuale, la drammaturgia di Patroni Griffi, cruda e ironica, scandalosa e poetica, verbosa e visionaria. Una tragicommedia che s’inserisce nell’identità drammaturgica partenopea. Pungente e indelebile.

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