‘O curnuto immaginario”. L’opera buffa al Trianon Viviani, venerdì 2 febbraio, alle 21. Il teatro di Forcella, che nel 2012 aveva presentato la prima esecuzione in epoca moderna de La finta Parigina di Domenico Cimarosa, ospita ora, in prima assoluta, una “commedeja pe’ museca” originale che riprende il grande genere del Settecento napoletano.
Franco Cutolo ne firma l’allestimento, dalle scene e costumi alla regia secondo il concetto di un “teatro totale”; ha costruito così un atto unico partendo dal rimaneggiamento di un libretto anonimo in napoletano che risciacquava in Sebeto, secondo una consolidata prassi teatrale, uno dei primi fortunati titoli di Molière, Sganarello o il cornuto immaginario, che il celebre commediografo francese aveva scritto nel 1660. Il libretto è stato, quindi, rivestito con arie di Domenico Cimarosa e Giovanni Paisiello, con brani rispettivamente da La finta Parigina e da L’idolo cinese, nonché con il Leonardo Vinci di “Vorria addeventare sorecillo” da Li zite ‘ngalera e “Amice nun credite a le zetelle”.
Quattro i personaggi principali: Cosimello – ovvero la figura di Sganarello, interpretata originariamente dallo stesso Molière al debutto della sua commedia –  sua moglie, Celine e Lelio.
Celine è molto innamorata di Lelio, al punto di svenire quando guarda un suo ritratto. Cosimello corre in suo aiuto, ma sua moglie, che li osserva dalla finestra di casa, pensa che ci sia qualcosa di losco. Quando esce di casa, trova il ritratto di Lelio in piazza e ne rimane affascinata. Purtroppo, viene sorpresa dal marito mentre sta elogiando la bellezza del giovane.
Poco dopo, Cosimello trova il presunto amante e lo avverte di stare lontano da sua moglie. Lelio, pensando che Celine si sia sposata con Cosimello, accetta di tenersi alla larga. In seguito, Cosimello confida a Celine dell’avventura extraconiugale di Lelio. E poi, tra litigi e gli immancabili colpi di scena, il finale giocoso in cui si proclama che «amor ci guiderà!».
Sul palco: Peppe Parisi (Cosimello), Pietro Juliano (Avvocato dell’Inquisizione, il dottor Pandura e un Facchino), Thayla Orefice (la Moglie di Cosimello), Francesca Colapietro (Celine), Lello Russo (Lelio), Rosaria Russo (il Giudice), Salvatore Bottino (Mascarillo) e Rosaria Troncone (una Donna), con la partecipazione di Giovanni Mauriello, che interpreta un Frate questuante.
Le elaborazioni dei brani e la direzione musicale sono di Luca Mennella. La produzione è de li Febi armonici, con Olimpia Panariello delegata di produzione. ‘O curnuto immaginario sarà replicato sabato 3, alle 21. e domenica 4 febbraio, alle 18.

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Qui sopra, quadro finale. In alto, la locandina dell’opera

Teatro Trianon Viviani/ “’O curnuto immaginario”: on stage, the opera buffa

“‘O curnuto immaginario.” The opera buffa at Trianon Viviani, on Friday, February 2nd, at 9 p.m. The theater in Forcella, which in 2012 presented the first performance in modern times of Domenico Cimarosa’s La finta Parigina, now hosts, in its world premiere, an original “commedeja pe’ museca” that takes up the great genre of the Neapolitan 18th century.
Franco Cutolo signs its staging, from the sets and costumes to the direction according to the concept of a “total theater”; he has thus constructed a one-act play from the reworking of an anonymous libretto in Neapolitan that was rinsed in Sebeto, according to a well-established theatrical practice, one of Molière’s first successful titles, Sganarello o il cornuto immaginario, which the famous French playwright had written in 1660. The libretto was, therefore, dressed with arias by Domenico Cimarosa and Giovanni Paisiello, with excerpts from La finta Parigina and L’idolo cinese, respectively, as well as Leonardo Vinci’s “Vorria addeventare sorecillo” from Li zite ‘ngalera and “Amice nun credite a le zetelle.”
Four main characters: Cosimello – that is, the figure of Sganarello, originally played by Molière himself when he debuted his play – his wife, Celine and Lelio.
Celine is very much in love with Lelio, to the point of fainting when she looks at a portrait of him. Cosimello rushes to her aid, but his wife, who is watching them from the window of the house, thinks there is something wrong. When she leaves the house, she finds Lelio’s portrait in the square and is fascinated by it. Unfortunately, she is caught by her husband while he is praising the young man’s beauty.
Soon after, Cosimello finds the alleged lover and warns him to stay away from his wife. Lelio, thinking that Celine is married to Cosimello, agrees to keep away. Later, Cosimello confides to Celine about Lelio’s extramarital adventure. And then, amid quarrels and the inevitable twists and turns, the playful finale proclaims that “amor ci guiderà!”
On stage: Peppe Parisi (Cosimello), Pietro Juliano (Lawyer of the Inquisition, Dr. Pandura and a Porter), Thayla Orefice (Cosimello’s Wife), Francesca Colapietro (Celine), Lello Russo (Lelio), Rosaria Russo (the Judge), Salvatore Bottino (Mascarillo) and Rosaria Troncone (a Woman), with the participation of Giovanni Mauriello, who plays a questing Friar.
Song elaborations and musical direction are by Luca Mennella. Production is by li Febi armonici, with Olimpia Panariello as production delegate. ‘O curnuto immaginario will be repeated on Saturday, February 3rd, at 9 p.m. and on Sunday, February 4th, at 6 p.m.
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