Il Comune di Napoli mette al centro la valorizzazione degli immobili scolastici con l’istituzione del “fascicolo del fabbricato” per gli edifici che ospitano alunni.
L’intento è quello di facilitare la conoscenza dei problemi e l’organizzazione degli interventi di recupero dell’intero patrimonio, oltre a programmare e monitorare la spesa per l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza, la salubrit  dei luoghi della didattica, di sport e dei laboratori.

Innanzitutto i tecnici del Comune di Napoli possono annotare modifiche, ristrutturazioni ordinarie e straordinarie, qualit  e standard igienico-sanitari, misure antincendio, al fine di conoscere ogni aspetto strutturale e manutentivo dell’immobile e per avere un idoneo e completo quadro conoscitivo.

Questo impianto teorico nasce sin dall’inizio dello scorso anno con la delibera di Giunta Comunale del 22 gennaio, quando de Magistris e i suoi assessori hanno votato il “fascicolo del fabbricato”, come atto propedeutico alla valorizzazione di tutti gli immobili scolastici presenti nella citt  di Napoli.
L’assessore alla Scuola e all’Istruzione Annamaria Palmieri precisa che l’amministrazione comunale di Napoli, quale soggetto proprietario degli edifici scolastici, ha l’obbligo di valutare i rischi strutturali, igienico-sanitari e impiantistici, mentre saranno lasciati ai Dirigenti scolastici gli obblighi di vigilanza e segnalazione in caso di evidente pericolo.
Le linee guida del “fascicolo del fabbricato” tracciate prevedono alcuni elementi principali quali le planimetrie e grafici che descrivono le caratteristiche architettoniche, strutturali ed impiantistiche dell’immobile, l’ispezione del sottosuolo di riferimento degli edifici, la tipologia delle strutture di fondazione e di elevazione, il rilievo puntuale di eventuali quadri fessurativi, la rispondenza a norma degli impianti interni.
Ogni edificio che ospiter  studenti avr  il suo libretto di manutenzione contenente tutti gli elementi utili alla conoscenza dei dati tecnici di riferimento.
Un modo intelligente per fronteggiare la crisi edilizia degli edifici scolastici. Ma all’appello manca un elemento fondamentale dove si prendono i soldi viste le esangui casse comunali e la contrazione di trasferimenti statali in tal senso?
Ma se l’economia pubblica torner  a “girare” almeno il Comune di Napoli è pronto a saper scegliere le sue priorit  territoriali, affinch chi studia possa sentirsi più sicuro.

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