Una giornata per ricordarla. Domani, giovedì 4 novembre, data della sua nascita avvenuta nel 1932 4 novembre, l’Orientale di Napoli (a Palazzo du Mesnil in via Chiatamone 62, ore 10) le dedicherà l’appuntamento dal titolo «In onore di Lidia Curti. Un meraviglioso intreccio: parole immagini corpi»,
Tra i relatori: Iain Chambers, Catherine Hall, Marina Vitale, Giuliana Bruno, Serena Guarracino, Tiziana Terranova, Anna Maria Crispino, Homi Bhabha, Isaac Julien.  L’ evento sarà trasmesso sul canale youtube del Centro studi postcoloniali e di genere
Lidia Curti è stata professoressa onoraria di Letteratura inglese presso l’Orientale e anglista di fama nazionale e internazionale. Ha tenuto corsi di Lingua e Letteratura Inglese dal 1960 al 2006; ha avuto un ruolo centrale nella costituzione del dottorato di Letterature di lingua Inglese in consorzio con l’Università di Roma La Sapienza nei primi anni Novanta; ha fondato il dottorato di ricerca in StudicCulturali e postcoloniali del mondo anglofono negli anni duemila; ha progettato la laurea specialistica in Culture e letterature di Lingua Inglese negli stessi anni. 
Ha avuto un ruolo di primo piano nella formazione dei cultural studies in Inghilterra come in Italia, scrivendo e curando molti volumi in ambito anglistico, con particolare interesse per il teatro, per i linguaggi performativi, televisivi, e cinematografici, per le scritture femminili, femministe e postcoloniali, e nella sua partecipazione a numerosi convegni nazionali e internazionali, progetti di ricerca, e soggiorni presso atenei inglesi e americani.
Impegnata nel civile, Lidia Curti è stata per lunghi anni anche membro del comitato di redazione della rivista Anglistica AION (IUO), Direttrice della successiva Anglistica New Series (UniOr), e co-fondatrice del Centro Studi postcoloniali e di Genere. Tra il 1998 e il 2001 ha ricoperto l’importante incarico istituzionale di prorettore.
Ha firmato anche Female Stories, Female Bodies (Macmillan, 1998) e di La voce dell’altra. Scritture ibride tra femminismo e postcoloniale (Meltemi, 2006); ha curato con Silvana Carotenuto, Anna De Meo e Sara Marinelli La nuova Shahrazad. Donne e multiculturalismo (Liguori, 2004).

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