Musica, danza e talento, tanto talento nella famiglia napoletana Imperatore, con un pap  appassionato di violino, una mamma stilista, e sei figli, tutti artisti. Le prime due sorelle musiciste, la terza ballerina professionista al San Carlo, la quinta sorella concertista e l’ultima danzatrice professionista al Teatro Massimo. Il quarto figlio, in questo gineceo è Salvatore Imperatore, Sas . Lui, va al San Carlo non per sua scelta, ma per poter stare accanto alla sorella più piccola, e ci rimane perch danzare lo rende felice. E’ evidente che i genitori Imperatore hanno lasciato liberi i propri figli, liberi di scegliere ciò che più si avvicinava alla possibilit  di potersi esprimere.
UNA FIGURA SOLISTA

Sas , anche lui artista, sicuramente, ma con un ingegno multiforme e vivace, pronto a rivolgere la propria attenzione e il proprio interesse in molte direzioni senza avere peraltro la superficialit  del capriccioso, bens dell’eclettico. Si trova spesso, per le sue capacit , a stare sempre fuori dal gruppo, sicch quando danza è sempre un passo avanti, è un “demi caracter”, una figura solista. Più tardi, accade che la Sovrintendenza del Teatro San Carlo è alla ricerca di un ispettore artistico, una figura professionale di raccordo tra gli artisti e il Segretario generale, sicch lui scrive una lettera libera nella quale fa presente la sua disponibilit  per quel ruolo che gli sembra fatto a posta per lui. Diventa ispettore artistico. Sas , però, è tanto altro, ha interessi e capacit  afferenti a campi diversi, sa che può cimentarsi in variegate discipline e canali espressivi; sa di essere ribelle, impulsivo, sensibile, multiforme e allora il paradosso sta nel fatto che sente il bisogno di avere un “confine”. Accade che per prepararsi al concorso come ispettore artistico, studia Diritto costituzionale e scopre che la giurisprudenza può dargli quei limiti di cui sente tanto il bisogno. Ed eccolo alle prese con gli studi di Diritto fino alla laurea. Con il passare del tempo ha messo dentro al suo contenitore emotivo e razionale tanta roba, fino ad essere colmo e traboccante.
CORTO CIRCUITO

Si sente stanco e si fa la fatidica domanda, «Ma io chi sono? ». Ha 40 anni, e vive un vero e proprio corto circuito. Affronta i suoi tanti pensieri, ad esempio, il concetto di “brutto” che per lui sono il buio e il silenzio, e si chiede perch, per un gioco interiore, ricorre alla fantasia per non avvertire quel disagio, contemporaneamente scopre però che in quel buio e in quel silenzio ci può essere la preghiera. Considera il “bello” esprimere le proprie emozioni sentendosi in sintonia con la natura… Come spesso accade, dopo una forte crisi esistenziale, arriva la consapevolezza, e con essa si comincia a vedere la vita, e ad essere presente ad essa e in essa. Sas  mi dice che la consapevolezza è imparare a riconoscere il proprio colore in un caleidoscopio rimanendo in sinergia con gli altri colori. Oggi, è impegnato su più fronti, è un avvocato, un creativo, in quanto si interessa di coreografia e regia ed è il responsabile di alcuni laboratori artistici dell’I.C. Radice Sanzio Ammaturo.
UN PONTE VERSO IL FUTURO

I laboratori rientrano nel progetto «Un ponte verso il futuro, conoscenze e competenze per lo sviluppo dei ragazzi del quartiere di Poggioreale» messo in campo dalla Fondazione con il Sud. L’ obiettivo è quello di affiancare gli studenti attraverso la presa in carico di situazioni problematiche, segnalate dalla Scuola, con l’attivazione di programmi ad hoc, sia sul versante delle competenze che del supporto alla genitorialit . Si punta, insomma, a far affezionare i genitori e i ragazzi alla scuola e al territorio, dove spesso il disagio sociale disincentiva la motivazione. Cos da figura solista, oggi, Sas  fa s un passo avanti, ma verso gli altri e lo fa per affinit  e non per contrasto sviluppando cos una sana sinergia. Sas  sa dare, e in cambio riceve una forza che lo conduce all’equilibrio. Questa è sintonia con se stesso, con gli altri e con la realt  in cui vive e allora gli chiedo Cosa rappresenta Napoli per te? e lui senza esitare mi risponde «Io sono Napoli ! ».

Due immagini di Sas  Imperatore in alto, al San Carlo e in basso durante uno dei laboratori in cui è impegnato

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