Un primato artistico di Napoli, outsider anche nella prospettiva dei suoi vedutisti. Che lo sia lo dimostra il libro della storica dell’arte, Adriana Dragoni, Lo spazio a 4 dimensioni nell’arte napoletana (editore Tullio Pironti) che sar  presentato oggi alle 16 all’Istituto italiano per gli studi filosofici (via Monte di Dio, 14- Napoli) da
Leonardo Di Mauro, Francesco Divenuto, Clementina Gily
Luisa Festa, Gerardo Mazziotti .
«Il saggio di Adriana Dragoni spiega Giovanni Persico nella prefazione- unisce all’originalit  del suo impianto teorico un rigore scientifico sorprendente, in quanto molteplici sono i livelli di approfondimento del tema trattato. Una critica d’arte raggiata e multidirezionale, che significa non solo interdisciplinariet  e relazionismo scientifico, ma anche riconsiderazione del soggetto conoscente e della conoscenza come processo collettivo, come approfondimento critico dell’esistente. Amore dell’oggetto come oggetto simbolico, come forma di mediazione e riflessione sul reale, come realt  in movimento, come futuro ma anche come memoria storica».
L’autrice ha collaborato con molte testate giornalistiche «Il Mattino», «Panorama», «L’Indipendente», «Liberal», l’«Avanti!», «Rinascita», «Il Domenicale», «Quaderni Radicali».E ha firmato un lungo capitolo del volume a cura di Giovanni Persico La citt  dismessa (Tullio Pironti, 2002).

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