Il tifo calcistico non ha confini ben definiti e riguarda in modo trasversale persone unite dalla fede nei colori di una maglia. L’unico evento in grado di incollare miliardi di telespettatori alla diretta in mondovisione è quello che si celebra nel rettangolo verde riunisce i popoli dietro l’inno nazionale e la bandiera; carica di significati storici e politici le sfide più emozionanti; offre occasioni di riscatto sociale.

Per una nazione la vittoria in una competizione internazionale rappresenta l’occasione di trionfo per l’orgoglio patriottico; per una citt  uno scudetto o una coppa sono celebrati con tutti gli onori, compreso il bagno di folla della squadra per le strade comunali.

La rivalit  tra i club accende gli animi, esaspera le tensioni delle opposte tifoserie, mitizza il gesto atletico dei campioni, amplifica il significato di una dichiarazione alla stampa.

E poi il rito della moviola, i titoli ad effetto dei quotidiani sportivi, i processi televisivi e radiofonici, le chiacchiere nei bar e negli uffici…

Ma la passione calcistica è anche l’attaccamento a dei valori sportivi, il legame sentimentale con una squadra che entra a far parte della propria vita, la fedelt  a dei calciatori amati, il sentirsi parte di una grande famiglia con cui condividere gioie e delusioni.

“Scrittori in curva” è un volume appena uscito in libreria (Marotta & Cafiero, pagg. 175, euro 12) e raccoglie un’antologia di nove racconti scritti da altrettanti protagonisti del mondo della comunicazione, che narrano frammenti di storie delle loro squadre del cuore. E ogni squadra è un modo per parlare della propria citt , di un pezzo del paese Italia.

Dai giornalisti Marco Civoli, Paolo Pasi e Steve Della Casa agli scrittori Maurizio De Giovanni, Gianluca Morozzi e Sara Ventroni, dall’autrice Rai Cristina Norante allo sceneggiatore Athos Contini e all’attore Davide Enia, ciascuno propone un momento significativo una trasferta; un derby al cardiopalma; una vittoria insperata.

Il libro è promosso dalla fondazione Premio Napoli e sar  presentato marted 3 marzo alle ore 18 alla Feltrinelli di Napoli, in piazza dei martiri.

“Ci è costato molta fatica realizzare questo volume, per la necessit  di coordinare i tanti autori coinvolti nel progetto” racconta Tommaso Marotta, titolare insieme ad Anna Cafiero della casa editrice napoletana che ha pubblicato “Scrittori in curva”.
Come è nata l’idea del libro?
“Il curatore Marco Ottaiano ha chiesto a nove tifosi eccellenti di raccontare una storia sulla loro passione per il calcio. Il libro vuole essere in qualche modo un contributo a fare del tifo calcistico una passione che non sconfini nella violenza. Con questo libro inauguriamo una nuova collana editoriale intitolata “Scrittori e…”, in cui inviteremo alcuni scrittori a parlare delle loro passioni, anche su altri temi”.
Nel libro si raccontano episodi specifici e singole partite, ma anche il rapporto con i colori di una maglia…
“Gli autori parlano di partite memorabili, di eventi calcistici ma anche di episodi di vita vissuta. Li abbiamo lasciati liberi di raccontare, ciascuno di loro proviene da esperienze diverse e fanno anche mestieri diversi scrittori; sceneggiatori; telecronisti; registi e autori televisivi”.
Sono storie ambientate in epoche diverse, dagli anni ’50 ad oggi…
“S, anche perch l’et  degli scrittori è molto diversa si va dai 30 ai 50 anni. Qualcuno ha raccontato episodi legati alla propria gioventù, altri hanno preferito scegliere partite più recenti”.
Si parla anche di violenza negli stadi?
“L’unico racconto che affronta il tema della violenza è quello di Paolo Pasi sul Milan, in cui si cita un vecchio episodio ai tempi in cui la squadra rossonera era in serie B. L’idea della nonviolenza viene sottolineata in tutto il volume ed è la fonte ispiratrice del progetto”.
L’aspetto interessante del volume è la scelta di dare voce a diversi colori calcistici e citt , piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla squadra e la citt  di Napoli…
“Questo è il carattere fondamentale del nostro lavoro, mi fa piacere che lei lo sottolinei. Parlare solo del Napoli sarebbe stato molto limitativo e non mi avrebbe incuriosito, fra l’altro non sono nemmeno un appassionato di calcio. Il pregio del libro è proprio quello di parlare in modo pacato di citt  e tifoserie diverse”.
La casa editrice Marotta & Cafiero è nata nel 2000. In questi anni di attivit  quanti autori esordienti avete pubblicato?
“Fino al 2004 abbiamo dedicato tutta la nostra attivit  agli esordienti. Ne abbiamo lanciati circa trenta, non solo napoletani ma anche di altre parti d’Italia”.
Quanti titoli pubblicate in media ogni anno?
“L’anno scorso otto titoli, per il 2009 non so ancora con precisione quanti titoli riusciremo a pubblicare”.
Nel 2004 avete rivoluzionato il vostro progetto editoriale…
“In quel momento abbiamo dato vita a quattro nuove collane “le mal’erbe”, diretta da Giuliano Longone            6                  «    oè è á«sptLlibrined dd dpG7eEèHlèNO» OJe
tnRpeKKKYT De e Stelio M. Martini, che ripropone testi gi  pubblicati nella mia vecchia casa editrice e alcuni libri di cultura napoletana; “La citt  raccontata”, da me diretta, che ospita saggi e romanzi dedicati alla citt  da diverse angolazioni; “Lettera 22”, diretta da Anna Cafiero, che è dedicata a libri di autori classici e moderni della cultura europea; “Collezione di sabbia”, diretta da Marco Ottaiano e indirizzata al mondo ispano americano. Recentemente abbiamo ideato la collana “Inpentola” di cultura gastronomica e adesso nasce la quinta collana, “Scrittori e…”, di cui ho gi  parlato”.
I libri più significativi e quelli più venduti del vostro catalogo?
“Il libro di Vittorio Paliotti sul cinema muto a Napoli è un testo molto importante, Paliotti è un nome che conta qui a Napoli. “Aglio e fravaglio” è una raccolta molto bella di ricette della tradizione gastronomica napoletana la curatrice è Germana Militerni. Dal punto di vista delle vendite, il libro di Rosario Esposito La Rossa “Al di l  della neve” è andato molto bene. Rosario ha venti anni e una forte personalit  il suo romanzo racconta con tono dolce e amaro il quartiere di Scampa”.

Nella foto in alto, la copertina del libro. In basso, lo stadio San Paolo

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