Napoli è nata da un disegno geometrico di matrice pitagorica 2500 anni fa? Alla domanda che ha affascinato per lunghi secoli storici, filosofi, matematici e archeologici risponde un importante studio accademico che riesce a suffragare con rigore scientifico quella che finora era stata solo un’affascinante ipotesi.
Teresa Tauro, di origine pugliese con  studi universitari federiciani, ha raccolto, documentato e argomentato lunghi anni di studi nel volume “Alle origini dell’urbanistica di Napoli” (Pandemos Editore), scritto a quattro mani con il contributo scientifico di Fausto Longo, docente di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana all’Università degli Studi di Salerno.
Prendendo spinto dalla quarta edizione della Lampadedromìa, il più antico evento sportivo attestato a Napoli, strettamente legato al culto di Partenope e antecedente dei Giochi Isolimpici istituiti da Augusto, sabato 29 giugno alle  17 nel Complesso di San Lorenzo Maggiore  ha organizzato una conversazione sul tema del suo volume con giornalisti, accademici ed esperti di storia, matematica, architettura, urbanistica e filosofia. Seguirà la visita guidata nel sottosuolo dell’Area archeologica di San Lorenzo Maggiore (ovvero quel che resta della sistemazione greca della città di Napoli).
Evento collaterale alla XXX Universiade estiva, anticipando di qualche giorno la cerimonia inaugurale dell’attesa kermesse sportiva, la Lampadedromìa  si snoda in due giorni di iniziative, tra conferenze, coreografie, teatralizzazioni e la  corsa con le fiaccole.
Il percorso consente di costeggiare molti degli splendidi siti archeologici del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e di Napoli, coinvolgendo in modo attivo le amministrazioni dei Comuni di Pozzuoli e Napoli.
In alto, elaborazione grafica di Teresa Tauro

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