Attrice, scrittrice, imprenditrice, giornalista, critica letteraria. Ebbe tre mariti e una amante, Missy, ovvero la marchesa Mathilde de Morny.  Ma fu soprattutto una donna libera, che riusciva a rinascere, a cambiare pelle, a inventarsi nuove strade da percorrere. Eccola Sidonie-Gabrielle Colette, per il mondo semplicemente Colette.
Nacque negli ultimi decenni dell’ottocento e attraversò oltre la metà del secolo successivo, lasciando in eredità la sua immagine indelebile, sovrastante, ancora oggi un esempio di autonomia e indipendenza.
Per dare un’occhiata alla sua vita e immergervi nella dimensione di una continua  metamorfosi potrete assistere allo spettacolo “Cabaret Colette” (foto di Sabrina Cirillo) che Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò mettono in scena nella Sala Assoli  di Napoli sabato 5 (alle  20,30) e domenica 6 marzo (alle  18).
Emancipazione femminile senza far parte di nessuna corrente femminista che lei anzi disprezzava: Colette lascia al suo passaggio una scia luminoso di pensiero autodeterminante.
E Valentina Curatoli e Arianna D’Angiò immaginano di incontrarla per strada, una sera, e di assistere alla dolorosa separazione dal suo primo consorte: così Colette decide di partire con una compagnia di music hall, tentata, tuttavia dall’idea di tornare all’amore materno. L’esistenza diventa improvvisamente una giostra di sperimentazione.
Colette si infila tra le tende pesanti di un cabaret e sul palco rappresenta la propria vita, la propria scrittura, le proprie trasformazioni. Con una passerella di ombre, persone che l’hanno accompagnata nella sua avventura umana: il coniuge, l’attrice Polaire, la madre Sido e Missy.
 Il live visual di Loredana Antonelli e le musiche in scena di Fabrizio Elvetico completano l’affresco che prende forma in sala, prodotto da Interno 5 in collaborazione con Casa del Contemporaneo.
Spiegano le interpreti: «Il Cabaret in cui Colette ci si è manifestata è un cabaret scuro in cui le ombre vengono alla  ribalta. Un luogo intimo, in cui corpi, parole, immagini e suoni danno vita a un caleidoscopio esistenziale dai colori notturni. In questo cabaret la figura di Colette è sdoppiata, due attrici attraversano l’esperienza artistica ed esistenziale della scrittrice, incarnandone luci e ombre: Colette scrittrice/Colette performer, Colette volitiva/Colette che si abbandona, Colette donna/Colette uomo. In questo cabaret non siamo state solo noi a spiare Colette, ma è stata anche lei a gettare uno sguardo nelle nostre vite e a regalare al nostro orizzonte sfumature sorprendenti».
Per saperne di più
 Tel. 3454679142
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