Apertura straordinaria dei luoghi della cultura. La Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III è uno di questi scrigni pieni di magnifiche sorprese e apre al pubblico le monumentali sale del primo piano, domani, domenica 4 dicembre, dalle  10 alle 14  con visite guidate gratuite alle sezioni ed alle collezioni librarie.
Alle ore 11,30 appuntamento in Sala Rari dove  si inaugura  la straordinaria  mostra  su  La medicina illustrata. Arte e scienza dal medioevo alla prima età moderna manoscritti e libri a stampa della Biblioteca Nazionale di Napoli. A presentarla al pubblico sarà Maria Iannotti, direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli con i curatori    Daniela Bacca,    Teresa D’Urso,   Claudia Grieco,   Andrea Improta,   Sandra Perriccioli.
Sotto gli occhi del visitatore sfilano vere meraviglie:  il famoso Dioscoride napoletano (foto), rarissimo esempio di erbario tardo antico  composto da 170 pagine illustrate, a mano che passano in rassegna oltre quattrocento piante, ciascuna raffigurata attentamente radici, fusto, foglie, fiori, frutti.
E, ancora, i manoscritti della celebre Scuola salernitana che svolse un ruolo di primo piano nello sviluppo degli studi della medicina durante tutto il medioevo, illustrati nell’ultimo trentennio del Duecento e tra questi i commentari di Galeno (c. 129-201 d.C.) alle opere di Ippocrate (c. 460-377 a.C.);  il De medicina di Celso  tra i testi medici  più belli prodotti a Napoli nel 400 impreziosito da iniziali, fregi e cornici, verosimilmente realizzato per Ferrante d’Aragona duca di Calabria (c. 1455-1458).
Il percorso della mostra ( aperta fino al 5 febbraio 2023) documenta gli albori della medicina e il suo progressivo sviluppo evidenziano l’affermarsi fin dall’antichità  di una visione  di cura che guarda all’uomo in modo più completo prendendo in esame  il concetto di mantenersi a lungo in buona salute dall’intervento  assistenziale, alle cure termali e alle regole igieniche.
Tra le curiosità in mostra: la matricola della confraternita napoletana dell’Ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili una delle più importanti istituzioni assistenziali napoletane. All’inizio del fascicolo,compare lo stemma dell’imperatore Carlo V, che fu tra i primi governatori della confraternita,accanto a quelli di papa Leone X e della città di Napoli. I benefici terapeutici delle acque termali della zona flegrea sono protagonisti delle eleganti xilografie che illustrano l’edizione ampliata del De Balneis puteolanis di Pietro da Eboli e la Cronaca di Partenope, stampate a Napoli rispettivamente nel 1507 e nel 1526.
Si intrecciano nella mostra diversi piani di lettura; il percorso espositivo consente di cogliere lo svilupparsi dei  linguaggi artistici tra alto medioevo ed età moderna e nello stesso tempo documenta  l’importanza rivestita dall’illustrazione libraria nel trasmettere la cura della salute
La mostra è organizzata dalla Biblioteca Nazionale di Napoli in collaborazione con il  dipartimento di Lettere e beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, con il sostegno dell’ateneo e della Fondazione Bracco di Milano.

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