Il mare bagna Napoli. Sequenze. Fino al 10 novembre chi va e viene nell’aeroporto napoletano di Capodichino, prima di prendere il volo, potrà ammirare nello spazio ART GATE (uscita C20 primo piano) la mostra di Paolo La Motta (foto) che capovolge il titolo dell’opera della scrittrice Anna Maria Ortese. Tolto il non resta la terza vice singolare presente del verbo bagnare.
La mostra rientra nella collaborazione tra GESAC-Aeroporto Internazionale di Napoli con il Museo e Real Bosco di Capodimonte e l’associazione Amici di Capodimonte ets, inaugurata nel dicembre scorso con l’esposizione dedicata a Salvatore Emblema, La materia del cielo. I due progetti espositivi sono stati curati dal direttore di una delle pinacoteche pià belle del mondo, Sylvain Bellenger.
Originario del rione Sanità che accoglie tuttora il suo studio dove lavora intensamente, Paolo La Motta, classe 1972, nonostante la sua formazione accademica, da allievo delle Belle arti dello scultore Augusto Perez, vive al di fuori del sistema dell’arte e del mercato, senza il sostegno di alcuna galleria.
Scultore e pittore, in questa occasione riflette su quello specchio d’acqua che circonda la città e che lui dalla Sanità non riusciva a vedere da ragazzino. I suoi ragazzi in mostra, invece, li colloca su una barca in movimento su un mare grigio, intenti a remare per raggiungere il proprio personale traguardo.
E la Barca verticale, un olio su tela del 2022, è il simbolo di questa mostra: una storia di immagini che si trasformano, una storia napoletana, fatta di letteratura, di colore, di cinema, di memoria, di esperienze e di luce.
Spaccati di vita. In una città che vive di contrasti. Vera, caotica, movimentata, silenziosa, brillante, cupa. Alcuni lavori riflettono la sua ricerca degli ultimi anni mentre altri sono più lontani nel tempo: Ombra e cane del 2011 e Anfratto del 2017, la Barca orizzontale è del 2019, al 2020 risalgono Bambina sedutaInterno e Interno esterno. In questi ultimi – interni quasi metafisici dove s’intravedono, confuse nell’ombra, figure di fanciulli – dominano i rossi vivi.
Spiega il direttore di Capodimonte, Bellenger: «La sua libertà è senza alternative, La Motta è un pittore come uno è un giardiniere, un musicista o un astronauta, quelle professioni che definiscono così profondamente la propria vita tanto da invadere il proprio rapporto con la natura, con il rumore, con il silenzio o con il cielo stellato. La Motta è solo come lo scrittore davanti alla sua pagina bianca e quando fugge verso la scultura è ancora la pittura a guidarlo».
Lo spazio espositivo “ART GATE” nella zona imbarchi dell’Aeroporto Internazionale di Napoli è un’area interamente dedicata alla scena artistica campana, in cui si alterneranno periodicamente mostre capaci di mettere in risalto la vivacità culturale di una città stratificata di storia e di arte, sempre protesa verso la sperimentazione di nuovi linguaggi e l’accoglimento delle più svariate istanze culturali.

Capodichino Airport/ La Motta paints the sea that bathes Naples. Between movement and silence

The sea bathes Naples. Sequences. Until Nov. 10, those coming and going at Naples’ Capodichino airport will be pleased to admire in the ART GATE space (Exit C20 second floor) Paolo La Motta’s exhibition that reverses the title of writer Anna Maria Ortese’s work. Removed the not remains the third person singular present of the verb to bathe.
The exhibition is part of the collaboration between GESAC-Aeroporto Internazionale di Napoli with the Museo e Real Bosco di Capodimonte and the Amici di Capodimonte ets association, which was inaugurated last December with the exhibition dedicated to Salvatore Emblema, La materia del cielo. The two exhibition projects were curated by the director of one of the world’s most beautiful picture galleries, Sylvain Bellenger.
Originally from the Sanità neighborhood, which still houses his studio where he works intensively, Paolo La Motta, born in 1972, despite his academic training as a student of fine arts under sculptor Augusto Perez, lives outside the art system and market, without the support of any gallery.
Sculptor and painter, on this occasion he reflects on that mirror of water that surrounds the city and that he from Sanità could not see as a boy. Instead, he places his boys in the exhibition on a moving boat on a gray sea, intent on rowing to reach their own personal goal.
And the Vertical Boat, an oil on canvas from 2022, is the symbol of this exhibition: a story of transforming images, a Neapolitan story, made of literature, color, cinema, memory, experience and light.
Snapshots of life. In a city that lives on contrasts. Real, chaotic, bustling, silent, bright, dark. Some works reflect his research in recent years while others are further back in time: Shadow and Dog from 2011 and Anfratto from 2017, Horizontal Boat is from 2019, Seated Child, Interior and Exterior Interior date to 2020. In the latter – almost metaphysical interiors where figures of children can be glimpsed, blurred in the shadows – vivid reds dominate.
Explains the director of Capodimonte, Bellenger: “His freedom is without alternative, La Motta is a painter as one is a gardener, a musician or an astronaut, those professions that so deeply define one’s life that they invade one’s relationship with nature, with noise, with silence or with the starry sky. La Motta is alone like the writer before his blank page, and when he escapes to sculpture it is still painting that guides him.”
The “ART GATE” exhibition space in the boarding area of Naples International Airport is an area entirely dedicated to the art scene in Campania, in which exhibitions will alternate periodically, capable of highlighting the cultural vibrancy of a city layered with history and art, always reaching out to experiment with new languages and welcoming the most varied cultural instances.

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