Costellazioni di biciclette ecco come appare il centro storico napoletano a met  settembre per il Napoli Bike Festival, la rassegna più attesa per chi ama pedalare che quest’anno giunge alla sua seconda edizione con grosse novit , a partire dall’intrattenimento per i più piccoli, passando per competizioni sportive, ciclo tour, laboratori, dimostrazioni, esposizioni, inaugurazioni, fino alla marcia lungo la murata degli innumerevoli writer o street artists – all’interno dei Campi Flegrei. nell’ambito della “Settimana della mobilit  sostenibile” che viene inserito dunque, oltre al tour e alle innumerevoli iniziative del Napoli Bike Festival, anche il cos detto DUST TOUR “Alla scoperta dei graffiti dell’area flegrea”, per far riemergere la street art e farla valutare come vera e propria arte, elemento di decoro urbano sul territorio (come recita lo stesso acronimo DUST) e di pianificazione turistica, e non atto meramente vandalico.
Le giornate del Festival sono incentrate, chiaramente, su pedalate kilometriche che vedono come protagonisti itinerari e location di tutto rispetto, a partire dall’area del laghetto Fasilides, luogo inedito immerso nella natura incontaminata della Mostra d’Oltremare, fino a percorrere i restanti 10 itinerari, per un cammino che misura complessivamente 400 kilometri tra aree verdi, mare e sterrate.
Ed è proprio dal laghetto Fasilides che domenica 15 settembre alle ore 16 è partito il DUST TOUR, per riscoprire l’anima dei graffiti in bicicletta. A pedalare è anche l’assessore ai Giovani, Alessandra Clemente, che accompagner  i ciclisti e i curiosi fino alla fine del percorso conclusosi in Piazza Bagnoli, dove è stata inaugurata la murata del Clan degli Artisti e scoperta una targa.
Obiettivo principale e fondamentale di questo ramo “artistico” del Napoli Bike Festival è dunque la rivalutazione degli autori e dei graffiti stessi, considerati da sempre atti illegali e forma del più profondo vandalismo. Quella dei writer è una polvere di colore ma anche e soprattutto di speranza, considerando il fatto che non sono mai stati visti di buon occhio eppure hanno sempre contribuito in un certo qual modo alla armonizzazione della paesaggistica urbana nazionale. Pertanto, con l’inaugurazione della murata del Clan degli Artisti, l’Assessorato ai Giovani si pone come obiettivo la promozione di questi veri e propri artisti (emergenti e non), al fine di rendere concreta questa forma d’arte da sempre considerata effimera.
La manifestazione si è conclusa, naturalmente, con una poetica quanto indispensabile pedalata sotto le stelle dei Campi Flegrei.

In foto, un graffito a Bagnoli

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