Basilica di San Giacomo degli Spagnoli/ Torna a splendere il monumento funebre di Don Pedro Álvarez de Toledo. Un restauro promosso da Friends of Naples

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Mecenati partenopei, una risorsa culturale per la città. Per far rinascere il suo immenso patrimonio artistico. E proprio con questo scopo è nata l’associazione Friends of Naples che dal 2018 invita singoli cittadini, imprese, artigiani, associazioni italiane e internazionali a donare per tutelare la bellezza.
Ne fa parte anche Capri Group (di Nunzio e Anna Colella) che ha sostenuto il restauro del monumento funebre di Don Pedro Álvarez de Toledo nella reale pontificia basilica di San Giacomo degli Spagnoli. L’opera è stata svelata ieri, alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, in tutto il suo splendore, dopo la conferenza di presentazione dei lavori di recupero.
Scrigno d’arte, la basilica di San Giacomo degli Spagnoli si trova nel centro storico di Napoli, in piazza Municipio, ed è considerata una delle più rilevanti architetture del periodo vicereale. Dal 1741 l’edificio ha subito una serie di variazioni che l’hanno portato ad essere inglobato nel prospetto dell’attuale palazzo San Giacomo.
Chiesa nazionale di Spagna, appartiene alla Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli. La sua costruzione fu voluta nel 1540 da Don Pedro Alvarez de Toledo, marchese di Villafranca, a cui è dedicato il magnifico sepolcro realizzato da Giovanni Merliano da Nola.
Il restauro del monumento è stato affidato a Francesco Esposito e Diego Ferrara de L’officina restauro. I due esperti sono intervenuti con una accurata pulitura dell’imponente basamento quadrato che sorregge le statue di don Pedro e sua moglie oranti, circondate dalle allegorie delle virtù cardinali: Giustizia, Prudenza, Fortezza e Temperanza – simboli delle doti morali del viceré spagnolo – e sui bassorilievi laterali che raffigurano le sue gesta.
Insieme ai tre sepolcri posti dietro lo stesso in ricordo di Alfonso Basurto, don Pedro Mayorga e del colonnello Hans Walther von Hürnheim, questo monumento rappresenta l’ultimo tassello di una imponente operazione di recupero della basilica avviato nel 2019, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nelle persone dei funzionari restauratori e storici dell’arte Tina D’Alconzo e Alessio Cuccaro e dei funzionari architetti Rosalia D’Apice e Elisa Di Crescenzo.
La rinascita della chiesa parte nel 2019 con l’intervento sul cancello in ferro del 1741 che è stato liberato dalle alterazioni tipiche dell’ossidazione e delle incrostazioni, mentre il portone ligneo del Cinquecento è stato preservato per le sue caratteristiche originali e il valore artistico-storico, con attenzione al recupero dei volumi e alla riparazione delle lacune( in collaborazione con Dafne restauri e grazie all’imprenditore Toto Naldi).
Successivamente, è tornata a splendere una balaustra gravemente danneggiata (per l’impegno di Tom e Debs Feo) mentre Gianni e Pina Gagliardi hanno consentito il recupero di un’applique della navata centrale Infine, la ditta Russo marmi ha ricomposto i fregi posti a cornice di un bellissimo bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna con bambino, attribuito ad Annibale Caccavello, primo collaboratore di Giovanni da Nola.
E ancora, nel 2021 la Fondazione Denezhny 5, si è offerta di finanziare la sostituzione delle capriate lignee del sottotetto della navata centrale, danneggiate dagli agenti atmosferici e logorate dal tempo avviando così la messa in sicurezza dell’edificio sacro che ha potuto riaprire le porte ai fedeli.
Per saperne di più
www.friendsofnaples.org

Qui sopra, il cancello della basilica dopo il restauro. In copertina, il monumento funebre tornato al suo splendore (ph Luciano Pedicini)

Basilica di San Giacomo degli Spagnoli/ The funeral monument of Don Pedro Álvarez de Toledo returns to its former glory. A restoration sponsored by Friends of Naples

Neapolitan patrons, a cultural resource for the city. To revive its immense artistic heritage. And for this very purpose the Friends of Naples Association was born, which since 2018 has been inviting individuals, companies, artisans, Italian and international associations to donate to the protection of beauty.
The Capri Group (of Nunzio and Anna Colella) is also part of it and has supported the restoration of the monument to Don Pedro Álvarez de Toledo in the Royal Pontifical Basilica of San Giacomo degli Spagnoli. The work was unveiled yesterday, in the presence of the Mayor Gaetano Manfredi, after a conference to present the restoration work.
The Basilica of San Giacomo degli Spagnoli is located in the historical center of Naples, in Piazza Municipio, and is considered one of the most important architectural works of the Viceregal period. Since 1741, the building has undergone a series of changes that led to its incorporation into the elevation of the current Palazzo San Giacomo.
National Church of Spain, it belongs to the Royal Archconfraternity of the Mount of the Holy Sacrament of the Spanish Nobles. Its construction was commissioned in 1540 by Don Pedro Alvarez de Toledo, Marquis of Villafranca, to whom the magnificent sepulchre by Giovanni Merliano da Nola is dedicated.
The restoration of the work was entrusted to Francesco Esposito and Diego Ferrara of L’officina restauro. The two experts worked with a thorough cleaning of the imposing square base that supports the statues of Don Pedro and his wife praying, surrounded by allegories of the cardinal virtues: Justice, Prudence, Fortitude and Temperance – symbols of the Spanish viceroy’s moral qualities – and on the sides bas-reliefs depicting his deeds.
This monument, together with the three sepulchres placed behind it in memory of Alfonso Basurto, Don Pedro Mayorga and Colonel Hans Walther von Hürnheim, represents the last piece of a major restoration of the Basilica that began in 2019 under the high supervision of the Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, in the persons of restoration officers and art historians Tina D’Alconzo and Alessio Cuccaro and architectural officers Rosalia D’Apice and Elisa Di Crescenzo.
The rebirth of the church began in 2019 with the intervention on the iron door of 1741, which was freed from the changes typical of oxidation and encrustation, while the wooden door of the sixteenth century was preserved for its original characteristics and artistic-historical value, with attention to the recovery of volumes and the repair of gaps (in collaboration with Dafne Restorations and thanks to the entrepreneur Toto Naldi).
Later, a badly damaged balustrade was restored to its former glory (thanks to the efforts of Tom and Debs Feo), while Gianni and Pina Gagliardi made possible the restoration of a chandelier in the central nave. Finally, the Russo Marbles Company reassembled the friezes placed in the frame of a beautiful marble bas-relief depicting the Madonna and Child, attributed to Annibale Caccavello, an early collaborator of Giovanni da Nola.
And again, in 2021, the Denezhny 5 Foundation offered to finance the replacement of the wooden trusses in the attic of the nave, damaged by the weather and worn by time, thus initiating the securing of the sacred building, which could reopen its doors to the faithful.
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www.friendsofnaples.org


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