A Napoli le tre lettere autografe di Giacomo Leopardi destinate all’amico Francesco Puccinotti,  letterato e storico della Medicina. Le nuove  epistole, entrate a far parte del fondo leopardiano partenopeo (comprate  dalla Biblioteca nazionale della città  il 12 giugno attraverso la casa d’aste Minerva),  sono state presentate ieri dal ministro per i beni culturali  Alberto Bonisoli.
Il poeta e il medico si conobbero quando nel 1825 Puccinotti lasciò Urbino per una condotta a Recanati e si frequentarono per pochi mesi, prima che Leopardi partisse per Bologna. Un’amicizia radicatasi nel tempo proprio attraverso un fitto  scambio epistolare.
Tre lunghe lettere, scambiate nell’arco di un anno, dal 1826 al 1827 in cui  “il giovane favoloso”, quasi trentenne, confida la sua angoscia esistenziale e il pessimismo che ne caratterizzò l’opera e la vita.
Nell’occasione il ministro ha ribadito la volontà di avviare un dialogo importante con la città e la regione per valorizzarne il patrimonio culturale spesso però penalizzato dal servizio trasporti che rende difficile per i turisti raggiungere luoghi meravigliosi, scrigni di storia e arte.
Nella foto, postata sulla bacheca della biblioteca nazionale di Napoli, il ministro Bonisoli durante l’incontro di ieri

 

 

 

 

 

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