Quel cuore non batte più.  Quello grande, rosso e pixellato installato al di sopra di Porta Capuana. #CuorediNapoli, il progetto ideato e realizzato dal corso di Nuove tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli (foto). Una iniziativa realizzata con la collaborazione della IV Municipalità, di alcune associazioni e di privati che agiscono sul territorio, accolta con entusiasmo dai napoletani.
E come mai si è spento? La risposta la dà l’assessore alla Mobilità e al Turismo della IV Municipalità Stefano Maria Capocelli: «da qualche settimana un dirigente del Comune di Napoli ha staccato la spina, facendo seguito alla nota della Corte dei Conti che impone all’Ente i tagli alle spese non essenziali, parliamo di due led a basso consumo».
Capocelli non ci sta:  «Non stiamo parlando di una mera scultura luminosa ma di un simbolo di rinascita e appartenenza, legato a un progetto portato avanti da giovani entusiasti e orgogliosi della loro terra e delle sue tradizioni, che è riuscito a collegare e unire persone che vivono in uno stesso quartiere e che magari prima dell’evento non si conoscevano e non interagivano tra loro».
Nel frattempo è stata inviata richiesta all’assessore al patrimonio Ciro Borriello di  ridargli luce:  «Per il rispetto e la gratitudine- continua Capocelli-  che dobbiamo all’Accademia, che ha investito non pochi fondi in questo progetto. Tengo a sottolineare la sostanziale differenza che c’è tra la parte tecnica del Comune, con i suoi dirigenti poco sensibile all’arte e applica alla lettera dispositivi tecnici appunto, e la parte politica, che comprende quanto un simbolo come questo sia ormai recepito dai cittadini».

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