Quattro giorni di musica a Napoli, prima di dire addio al 2022. E non poteva che essere così nella metropoli del sud protagonista del progetto Napoli Città della Musica avviato lo scorso giugno con l’obiettivo di porla al centro dell’industria musicale nazionale e internazionale. E trasformarla in una capitale musicale, capace di attrarre sempre più turisti dal mondo.
Una festa disseminata in vari luoghi della città per raggiungere più target possibili, grazie a spettacoli trasversali e policentrici, gratuiti e dal vivo: grande attenzione ai giovani, senza dimenticare bambini, anziani e chi è in situazione di fragilità.
Si parte domani giovedì 29 dicembre (Galleria Umberto I, alle 19, ingresso libero fino a esaurimento posti) con “Qualcosa arriverà” evento live fatto da giovani talenti, selezionati da Accademie e conservatori, in memoria di Pino Daniele che coinvolgerà altre figure artistiche simbolo di Napoli come Eduardo De Filippo e Massimo Troisi. 
Venerdi 30 dicembre, in mattinata, nel segno della positività con un pensiero agli invisibili come i ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Con uno spettacolo musicale, ideato e diretto dal Maestro Carlo Morelli: arriva That’s Napoli Live Show. Gli ospiti del penitenziario potranno ascoltare il Coro della Città di Napoli con in scena giovani cantanti e musicisti per un fantastico viaggio dalla canzone classica al soul partenopeo, delle villanelle al blues.
Al Maschio Angioino, invece, dalle 10 alle 2, per la prima volta a Napoli, un “Capodanno dei bambini” con il Castello Musicante: attraverso il gioco, le bambine e i bambini saranno accompagnati in un lungo percorso di apprendimento e di intrattenimento educativo grazie alla magia della musica. 
La sera, dalle 21, ci si sposta in Piazza del Plebiscito dove si esibirà Rkomi. Il cantante milanese (con mamma di Fuorigrotta), è tra gli artisti più rappresentativi della nuova scena pop e rap. Icona televisiva è soprattutto una figura centrale della discografia italiana grazie ai suoi record di streaming e vendite.
In apertura del suo concerto, che sarà in full band, sono state selezionare alcune delle figure femminili della nuova musica napoletana di matrice cosmopolita come La Niña, al secolo Carola Moccia, ibrido perfetto fra Rosalía e Teresa De Sio e LNDFK, ovvero Linda Feki, figlia di due diverse culture: madre napoletana e padre arabo. La sua musica subisce l’influenza del jazz, del neo-soul e dell’hip-hop. 

 La Niña,
Qui sopra, Peppe Iodice. Al centro,  La Niña
In copertina, Franco Ricciardi

Sabato 31 dicembre dalle 11 al Palavesuvio di Ponticelli sul palco l’Orchestra dei Fiati di Città Metropolitana di Napoli formata dagli studenti di dieci licei musicali. Seguirà il concerto dell’Orchestra Scarlatti Junior con musiche di M.A. Charpentier, J. Sibelius, J. Strauss, G. Gershwin e un particolare omaggio a Napoli e al grande Antonio De Curtis.
 Dalle 21:30 in Piazza Plebiscito un equilibrato mix di leggerezza, buon umore e musica
ci introduce al nuovo anno attraverso uno spettacolo trasversaleche ci accompagnerà fino al countdown della mezzanotte. Il grande evento ha come mattatore Peppe Iodice e con lui il cast del Peppy Night (Francesco Mastandrea, Francesco Procopio, Daniele Decibel Bellini) con grandi e graditi ospiti: Belen Rodriguez, Stefano De Martino, Biagio Izzo, Gianni Simioli, Lina Sastri, Clementino, Andrea Sannino, Rosario Miraggio, Gianluca Capozzi. Dopo la mezzanotte gran finale con dj set Daniele Decibel Bellini e live di Lucariello e Franco Ricciardi. Saranno garantiti i trasporti con servizio no-stop di metropolitana Linea 1 e Funicolare centrale.
Notte di san Silvestro etnica, invece, sul lungomare con due discoteche all’aperto (Rotonda Diaz e Piazza Vittoria, 22). Unione di suoni e canzoni dei popoli che si affacciano sul mediterraneo, non ultima la canzone napoletana di ieri e, soprattutto, di oggi. Fino all’alba del 1° gennaio 2023 una originale e trasversale miscela musicale fonderà i ritmi, i suoni e le lingue delle diverse etnie che si affacciano sul “Mare di Mezzo” con l’elettronica e la dance prodotta all’ombra del Vesuvio. 
Infine, il 2023 muove i suoi primi passo con la tradizione classica. Domenica 1 gennaio, nella splendida cornice della chiesa di San Domenico Maggiore alle 17:30, un concerto dedicato a Roberto De Simone per cominciare nel suo nome l’anno in cui il Maestro diventerà novantenne.
 In programma un’importante cantata composta per il Santo Natale, il Mottetto natalizio “Quem vidistis pastores”, per soli coro e orchestra attribuito a Carmine Giordano (1685-1758). Si tratta di una composizione riportata alla luce proprio dal Maestro De Simone e da lui revisionata. Dirige, Alessandro De Simone.
Le prove del concerto sono aperte al pubblico nella Basilica dello Spirito Santo: mercoledì 28 e giovedì 29 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 18.00, venerdì 30 dicembre dalle ore 14.00 alle ore 17.00.
Per saperne di più
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