Due giorni fa l’Oratorio dei Nobili del Palazzo delle Congregazioni, che dall’anno scolastico 1888/89 è Aula Magna del Liceo Statale A. Genovesi, ha accolto ” A lengua e Don Salvatore mmescata cu’ ll’ate “. Esperti a confronto trattano di parlata napolitana, italiana, latina e greca portando all’attenzione di alcune classi di studenti del Liceo, e non solo, l’argomento.
E’ dall’aprile del 2005 che il coordinatore dell’A.I.G.E.( Associazione Informazione Giovani Europa ) , Umberto Franzese, pone sotto una lente d’ingrandimento la nostra parlata. Dopo il tedesco, il francese, lo spagnolo, l’inglese e l’arabo è la volta del greco e del latino. Gi  l’Istituto Palizzi aveva portato i suoi allievi nell’Aula Magna a partecipare alla decodificazione dell’inglese presente nella nostra lingua. Lingua e non dialetto, come l’UNESCO ha stabilito, seconda, sul territorio nazionale, solo all’italiano.
Lingua conosciuta anche a livello internazionale grazie alle canzoni del repertorio classico e al teatro di Eduardo. L’AIGE parte dal desiderio di far conoscere ai nostri giovani, proprio a coloro che ne fanno uso improprio, la complessit  e la versatilit  che deriva da quel crogiolo di culture che struttura la nostra parlata. I napoletani hanno usato la loro lingua senza distinzione di ceti e di ambiti, sicch tutto è stato sempre alla portata di tutti.La lingua è espressione di un popolo e poterne conoscere le radici, le influenze rafforza l’ identit .
I relatori Carlo Iandolo docente di Lettere classiche, Linguista, appassionato Dialettologo, si è da sempre dedicato allo studio metodologico e scientifico della lingua napoletana; Valeria Jacobacci scrittrice particolarmente interessata alla storia di Napoli; Franco Lista Pittore, Architetto è stato tra i promotori della Pop Art a Napoli, un eclettico in veste di dialettofono. E come il titolo dell’evento invogliava a fare si è parlato di Don Salvatore di Giacomo anche attraverso le sue poesie ” E rimpetto ” interpretata dall’attrice Anna Donato e ” Lettera amirosa ” interpretata dall’attore Umberto Zito. Non potevano mancare le poesie di Di Giacomo musicate, interpretate da Patrizia Fanelli, come ” Era de’ maggio ” e ” Serenata napulitana “. Un parterre di tutto rispetto ha seguito con curiosit  e attenzione i relatori e i graditi momenti di spettacolo, presenti Romeo Barbaro, Rosanna Bazzano, Tullio Del Matto, Max Fuschetto e Gianni Lamagna.
Per chiudere una chicca Salvatore Di Giacomo nonno, suo nipote era Gegè Di Giacomo percussionista del Complesso di Renato Carosone al quale un coinvolgente Mimmo Di Domenico, percussionista, gli ha reso omaggio. Tanta energia positiva a conclusione di una mattinata interessante, da ripetere forse parlando esclusivamente in napoletano. Un grazie particolarmente sentito alla Dirigente Maria Filippone che con tanta energia e qualit  ci ha ospitati e offerto in apertura un coro gospel, veramente notevole, composto dalle allieve del liceo. La scuola rappresenta il vero modo per comunicare tra passato, presente e futuro.

Nelle foto, di Ferdinando Kaiser, gli studenti emozionati dalle percussioni di Mimmo Di Domenico; in basso, un momento dell’incontro

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