La rappresentazione entra in chiesa. Domani, venerd 21 novembre 2008 (ore 17,30) nella chiesa Santa Maria delle Grazie, in Piazzetta Mondragone 18 a Napoli, va in scena Memento/Liturgie, scritto e diretto da Domenico Sabino, con letture di Giuseppe Esposito Migliaccio e Patrizia Monti, il disegno luci di Daniela De Curtis e la consulenza musicale del TheaterAus.

“Una full immersion delirante, s/ragionante, nel mare/abisso dell’assenza/essenza poetica – spiega l’autore e aggiunge – Un’azione teatrale-rito in cui tutto, anche lo spazio (sacro) scenico, è azzerato”. Il teatro come arte totale “Sintesi globale delle forme artistiche, anche laddove lo si prende come un mostro verbale, finisce per includere tutte le arti, in primis quelle visive/visionarie, dal momento che le parole sono segni o segnali evocatrici esse stesse di immagini, situazionali/citazionali o contestuali”.

Lo spettacolo è anche l’occasione per presentare il volume di Franco Cuomo, “Dei volti che ha Medusa la drammaturgia del rischio. Ermeneutica e testo nel teatro di Autiero, Moscato, Ruccello” (Nicola Longobardi Editore, pagine 96, euro 13).

Il libro è un saggio che fornisce una lettura decostruttiva della lingua e del testo di tre autori accomunati da un percorso di ricerca a tratti simile. Ambientato in una Napoli non eduardiana, ma quella della cosiddetta Nuova Drammaturgia che, tra queste pagine, diventa Drammaturgia del Rischio, originale metodo di lavoro che accomuna l’esperienza della rappresentazione teatrale al discorso filosofico.

Con l’autore, interviene Domenico Sabino. Coordina Valeria Puca.

Nella foto, la chiesa Santa Maria delle Grazie (scatto di Maria Volpe Prignano)

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