Un’antologia poetica scritta tutta al femminile. Edita dall’associazione culturale no profit Poesie Metropolitane, “Le donne di Artemisia” è una pubblicazione che è stata presentata nella bloomhaus di Sergio Guida, nel rione Sanità. Una bellissima manifestazione culturale in cui si sono alternate poesie, esperienze, immagini, testimonianze di donne.
Il titolo è un omaggio ad Artemisia Gentileschi, pittora – come lei stessa amava definirsi – vissuta nel XVII secolo, che risulta essere una sorta di icona femminista ante litteram.
Come scrive Valentina Guerra nell’introduzione dell’opera, dopo aver subito uno stupro: «Più che per la vicenda tragica in sé, è l’Artemisia che si riscatta nella vita a mostrare maggiormente il suo lato tenace e battagliero».
Artemisia Gentileschi, nel 1616, fu la prima donna in assoluto ad essere accolta nell’Accademia delle arti del disegno a Firenze, trovando nell’ambiente mediceo un grande stimolo per la propria produzione artistica, incentrata prevalentemente sulla proposizione di eroine bibliche. La sua figura venne riscoperta dal movimento femminista degli anni ’70 del secolo scorso, che rimise in discussione, fra le tante cose, una storia dell’arte incentrata esclusivamente sulla predominanza maschile.

In copertina e sopra: momenti della presentazione dell’antologia poetica: Le donne di Artemisia e della rivista Momenti DiVersi

Pubblico numeroso alla presentazione che è stata affidata a Marianna Ciano: «Un coro di voci femminili -spiega- che vogliono confrontarsi sulla loro autentica singolarità, un percorso evolutivo che abbraccia una vita intera. Una storia personale che ti fa essere figlia e madre, seduttrice e sottomessa, vittima e carnefice, sposa fedele e adultera incallita. Ogni singola donna male si adatta ad essere incasellata in uno stereotipo, ella raccoglie in sé un’energia vitale e procreatrice talmente forte da essere capace di sconvolgere il mondo».
Molti gli interventi che si sono succeduti nella sala principale della Bloomhaus, in cui si combinano elementi decorativi ottocenteschi e travi di legno a vista con installazioni architettoniche moderne.
A stupire sono le parole delle giovanissime poetesse e scrittrici napoletane Irene Mascia – ideatrice del blog di poesia e attivismo “Momenti DiVersi”, trasformatasi anche in una rivista cartacea presentata all’iniziativa- Chiara Migliucci, Valeria Marchese, che presto potrebbero divenire nomi importanti nel panorama culturale cittadino e nazionale.
E ancora le testimonianze dell’astrofisica Clementina Sasso, autrice di “Equità di genere e materie Stem”, e dell’ostetrica Filomena Verde, che ha scritto: “Una normalità poco normale”, entrambi i contributi raccolti nell’antologia.

Copertina delle opere

La copertina dell’opera è stata affidata al fotografo Enrico di Cerbo, mentre scorrendo le pagine si possono trovare i lavori di Valentina Guerra, che accompagnano la narrazione di fondo in un ritmo incalzante, attraverso cui passa la trama di un filo rosso che lega i tanti testi.
A sostenere lo sforzo di queste donne, oltre a Sergio Guida, alcune piccole realtà imprenditoriali cittadine: la Palladino jewels di Borgo Orefici, l’Antico Tarallificio Poppella, l’Antica Cantina Sepe.
Dal proprio profilo Facebook commenta Rosa Mancini, presidente dell’Associazione Poesie Metropolitane: «In questi giorni, tantissime donne in tutto il mondo stanno manifestando, scendono in strada per difendere i loro diritti, nuove leggi sull’aborto si fanno strada e alcune di queste violano di fatto la libertà delle donne dando voce anche a stupratori. A Malta, una donna rischia di morire, perché l’aborto non è legale neanche se sei stata violentata o se stai male a 16 settimane. A questa ragazza si è staccata la placenta e non vogliono operarla. In Ucraina, la guerra continua, i prezzi delle materie prime salgono alle stelle, ancora una volta il popolo paga le conseguenze con morte e fame. In questo scenario, nasce la nostra antologia Le donne di Artemisia, scritta da donne per le donne e il secondo numero della rivista di MomentiDiversi dedicato alla pace. […] Vi invito ad acquistare libro e rivista. La poesia è un miracolo».
Certo è che se Poesie Metropolitane, insieme ad altre realtà associative e culturali, continueranno a stimolare la conoscenza, la creatività, l’approfondimento critico soprattutto dei più giovani, possiamo recuperare la speranza di non morire di noia in un presente di grigio conformismo liberista, cui sembrano averci passivamente relegato le nostre classi dirigenti.
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Da sinistra a destra: Marianna Ciano, Valentina Guerra, Chiara Migliucci, Irene Mascia [Photo credit: Daniele Maffione]

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