Ecco “Il re delle antilopi” il nuovo romanzo di Iago, alias Roberto Sannino, edito da Edizioni il Foglio. La storia racconta le vicende di Getro, un leone fuori dal comune, incapace di vivere seguendo l’istinto predatorio.
La sua è una voglia di unione, dove le specie fanno vita comune, e dove il sangue innocente smette di essere versato. Sullo sfondo un antagonista feroce, Caos, zio di Getro, sopraffatto dalla voglia di prevaricazione e potere. Un libro dove guerra e pace, stanno in equilibrio, seguendo la scia di un passo sicuro, di quello che altro non è che il “re delle antilopi”.
Il personaggio di Getro, incarna una “mutazione fuori programma”, egli è in bilico tra quel che sempre sarà e quello che intende essere davvero. Una storia di rivalsa, dove un leone fiero decide di prendere posto tra i giusti. Questo cambiamento di regole, costerà al giovane Getro non poco sacrificio. Egli sarà infatti allontanato dal branco, e al suo posto prenderà potere Caos, suo zio, il leone “purista”.
La storia di Getro ben incarna l’esperienza umana. L’autore infatti, attraverso l’espediente letterario, sembra in qualche maniera raccontare la vita dell’uomo, dove il gregge prevarica sui deboli e i diversi. La “cima dei tuoni” fieramente conquistata da Getro, diviene di fatti il simbolo di una conquista epocale, laddove un leone si fa portavoce ed eroe delle antilopi divenendone il re.
Di grande emozione l’incontro tra Getro e Anipe, di due specie diverse. Esso testimonia l’unione “estrema”, il punto di connessione tra due mondi tanto diversi quanto uguali. Se dapprima Anipe mostra un certo timore, a poco a poco, si lascerà cullare da quel sentimento pacifico e protettivo che domina il cuore di Getro.
Il testo di Iago presenta momenti ad alta tensione come la battaglia tra Getro e Caos e quella con le tre tigri Tirel, Redal e Kutur. Un libro che lascia spazio a nuove vite, come quella di Mako, capace di stabilirsi a metà tra l’innovazione di Getro e la prepotenza di Caos.
Contemporaneo e delicato, ben sposa la poetica a cui l’autore è ampiamente abituato. Un romanzo dove “essere diversi” diviene prima colpa e poi riscatto. Un testo emozionante, dove le specie si fondono insieme, in un mondo dove la Savana parla ai suoi abitanti, e racconta una storia senza tempo.
Uno scontro tra leoni puristi e nuove idee, una storia che sembra lasciarsi alle spalle il sangue di migliaia di vittime innocenti. Un mondo che vede nuove creature far pace con leggi universali e pacifiste. Un testo che vuole farsi portavoce di un cambiamento epocale, un monito che grida a voce alta che essere diversi non è sempre un male, e che prima o poi tutti troviamo il nostro posto nel mondo. (Miriana Kuntz)
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