Due mondi diversi, due modi di esprimersi apparentemente lontani eppure accomunati dagli stessi mezzi creativi: la fotografia e l’installazione. Al Lab.oratorio della Fondazione Made in Cloister è stata inaugurata l’esposizione bipersonale delle giovani artiste Assunta Saulle e Laetitia Ky.
L’una contornando i suoi scatti con luminose e illuminate sculture polimateriche; l’altra rendendo se stessa scultura, manipolando i suoi capelli e immortalandosi per lanciare messaggi antipatriarcato e sui diritti della donna.

Saulle, scafatese di origine, studia all’Accademia Belle Arti di Napoli e si avvicina alla fotografia approfondendo la sua ricerca sullo scorrere del tempo. Intitola questo suo percorso “Universi&Mondi”, in cui le atmosfere sono oniriche e rimandano a un altrove immaginifico, oscuro, dalle cui ombre viene fuori la protagonista che emana a sua volta una luce di Luna.
Ky è ivoriana e si ispira all’importanza delle acconciature nella cultura africana, in particolare alle pettinature delle donne del periodo precoloniale, intitolando le sue rappresentazioni “Lo sguardo di Medusa”. Forse molti non sanno che per questo popolo i capelli avevano un vero e proprio valore sociale, cosa che fu denigrata dagli Europei sin dalle prime esplorazioni quattrocentesche.
Capelli e pelle nera resteranno nei secoli a venire i principali elementi di razzismo. Negli anni ‘60 e ‘70 riacquisiranno la loro importanza durante le proteste per i diritti civili. Da questi e molti altri aspetti, Laetitia tira fuori le forme più diverse dai suoi capelli-radici, tutte con un forte simbolismo femminista.

Le due donne si fronteggiano sulle pareti, il pubblico attraversa il corridoio spostando lo sguardo da un mondo all’altro, la diversità coesiste senza stonature. I punti di vista rimbalzano tra le due protagoniste che sono da un capo all’altro della sala, una con il suo cappello capellifero da maga, l’altra avvolta nel velluto rosso del suo distopico vestito.
L’evento è stato prodotto e ideato da Andrea Ragosa e BlackTarantella, la cui mission è porre sempre l’accento sulla diversità culturale vista come arricchimento, da diffondere attraverso tutti i mezzi possibili quali la musica, l’arte e gli eventi pubblici.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 5 maggio
In pagina, foto dell’inaugurazione

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