Dopo la morte del famoso psicanalista toscano Lehman Covi, sua figlia, l’avvocato Elisabetta Covi, trova un file di una paziente deceduta: Amalia Matteozzi. Le registrazioni audio, aperte casualmente, fanno partire un’indagine personale che porta Elisabetta a Valbridico, un paesino bergamasco dove vive Liborio Epis, il figlio di Carlo Epis. Da questo primo incontro inizia un’indagine alla ricerca del figlio illegittimo di Carlo e Amalia di cui nessuno sa più nulla.
Questa la storia del libro di Marco Ponzi “La strategia dell’attenzione” edito da Guida. Il romanzo si sviluppa su quattro livelli narrativi: l’indagine per scoprire la relazione clandestina tra Amalia a Carlo; la storia d’amore che nasce tra Elisabetta e Liborio, anch’egli psicanalista ed ex collaboratore di Lehman Covi; la scoperta della vera identità del figlio di Amalia e Carlo. E la scoperta della vera identità di Lehman Covi.   
La protagonista principale è Elisabetta Covi. Attraverso gli occhi del personaggio femminile di spicco, il lettore, potrà compiere infatti un viaggio non solo all’interno dei sentimenti, ma alla volta della verità e dell’accrescimento personale.
Elisabetta è una giovane donna intraprendente, che fa del suo lavoro l’unica componente significativa della sua vita. Vive un rapporto sentimentale con Angelo, il quale non la soddisfa a pieno, trascinandola in un vortice dove l’apatia e l’abitudine la fanno da padrone. Il suo personaggio rappresenta l’emblema dell’intraprendenza: dinanzi alla morte di suo padre, Elisabetta non corrisponde con un atteggiamento triste e fuggevole, quanto piuttosto, pregna di una forza nuova, intraprende un viaggio che attraverso l’ausilio di documentazioni speciali, la porterà alla volta di verità profonde e di colpi di scena piuttosto avvincenti.
Il funerale dello psicoanalista Lehman viene raccontato dall’autore come una sorta di festa, dove la morte non divide chi vi rimane in vita, ma unisce sotto un’orda di ammirazione chi ha incrociato il suo cammino. Lehman viene presentato come “lo strizzacervelli” dei vip. La sua è una professione svolta con passione e amore verso il prossimo. Attraverso l’espediente psicoanalisi, Ponzi racconterà una storia avvincente, dove le sedute di Amalia, una paziente in cura, presenteranno una storia fitta di segreti coinvolgenti.  Di grande impatto la scritta sulla bara del defunto: “mente sana in corpo morto”, a riprova che ciò che rimane di una persona trapassata a miglior vita, è senz’altro il suo pensiero.
La psicoanalisi è raccontata da Ponzi con minuzia di dettagli e grande professionalità. L’ascolto dei pazienti è verosimile e permette ai lettori un approccio interessante verso una medicina che tutt’oggi mette a nuovo la mente di milioni di persone ogni giorno.
Uno degli argomenti più centrali del romanzo di Ponzi è senz’altro il rapporto di fiducia che il dottor Lehman instaura con la sua paziente più in difficoltà: Amalia Matteozzi. Ciò che ne consegue è il viaggio di Elisabetta che attraverso i documenti di suo padre, scopre una storia entusiasmante che vede coinvolti Amalia, Camillo e sua figlia Felicita Gavazeni.
Da qui un viaggio che vede protagonisti Elisabetta e Liborio Epis, dottore che ha preso in cura gli ex pazienti di suo padre. Il loro sarà un rapporto alla volta della verità, in una miscellanea di emozioni, dove l’amore si rivela essere la cura di ogni male.
Un libro onesto che non tende le braccia alla persuasione, e che si schiude nel pieno delle sue bellezze dalla prima all’ultima pagina, regalando un testo dove è l’amore il filo conduttore che alla fine mette a tacere tutto. (Miriana Kuntz)

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