La citt  in prima fila. Nel concorso fotografico/letterario “Napoli Contrasti Urbani 2014″ ideato dal Circolo Artistico Politecnico di Napoli sito al secondo piano nobile nel palazzo storico di stile vanvitelliano, Zapata, in piazza Trieste e Trento n.48. Il Circolo nasce nel 1888 su idea di Edoardo Dalbono con il nome “Ars e poliars” di cui fu presidente il principe Giuseppe Caravita di Sirignano. Nella sua secolare storia ha promosso attivit  culturali, concerti, arti visive, bozzetti di scenografie di spettacoli del San Carlo e di altri noti teatri napoletani, presentazioni di libri.
Tra gli ospiti più assidui si ricordano Umberto I, la regina Margherita, Enrico De Nicola primo presidente della Repubblica, Giovanni Leone, Giorgio Napolitano, Giuseppe Verdi, Salvatore Di Giacomo, Enrico Caruso, Ruggero Leoncavallo, Raffaele Viviani, Tito Ricordi, Sibilla Aleramo, Edoardo De Filippo, Nino Taranto e altri attori, poeti, musicisti, pittori, letterati.
Il concorso ha una forte valenza culturale per porre l’attenzione sull’abbandono e sulle azioni di volgare deturpazione dei monumenti, simbolo dell’antica cultura napoletana, da parte di molti cittadini rozzi e non solo da bande di scalmanati, privi di sogni e di cultura, che vagano in cerca di violente ed effimere avventure per sentirsi eroi balordi simili ai tanti protagonisti della playstation con cui stupidamente si divertono pigramente per tante ore, nelle serate dei weekend provenienti nel centro storico dalla provincia o dalla periferia.
La giuria per la fotografia, composta da Giulio Pane, Paola D’Alconzo,Francesco Soranno, Roberto Attanasio, Domenico Sica, ha premiato 1 “E’ domenica … CHIUSO”, 2 “Toledo”, 3 “I borsaioli”. Giuria per la letteratura Ermanno Corsi, Lida Viganoni, Salvatore Abita, Lidio Aramu, Antonio Polito, Mauro Giancaspro ha celto 1 “Lo signor Belmondo”, 2 ex aequo ” Lavori in corso”, e “Nascosta agli occhi bendati”, 3 “La divina Napoli”. I lavori sono stati oggetto di valutazione anche da parte del pubblico su facebook. Per la sezione fotografica Vincenzo Cerasuolo e Roberta Marino e per la sezione letteraria Arianna Apicella e Clorinda Irace con 824 “mi piace”.
Interessanti i lavori di Arianna e di Clorinda. La prima, esaltando la presenza di Partenope venerata come prima protettrice della citt , denuncia lo scempio fatto con arnesi contundenti su di essa come violenza sulla donna. Lei accetta solo graffiti e frasi scritte sulle pareti come voci di ribellione pacifica ma esclude ogni tipo di scempio su palazzi storici, su monumenti, su siti archeologici o di cultura.
Clorinda ricorda la partecipazione popolare nelle Quattro Giornate del settembre ’43. Il suo è un messaggio politico con cui intende evocare la difesa della citt  e della sua cultura dalle bande di scalmanati privi di senso civico e di amore per la bellezza artistica del patrimonio scultoreo e architettonico ritenuto patrimonio della Umanit . Lei associa la liberazione di Napoli a una maggiore difesa della vivibilit , ambiente, cultura e della scuola centro di formazione dei prossimi cittadini tra i quali futuri politici e dirigenti della cosa pubblica, aggregazione sociale attraverso lo studio dei tanti illustri che hanno promosso ogni tipo di evoluzione del genere umano attraverso filosofia, arti e ricerca tecnologica scientifica.
Arianna e Clorinda, giudicate ex aequo, hanno ricevuto dal pubblico il premio molto più soddisfacente, essendo state accumunate culturalmente pur avendo et  diverse. La prima è una studentessa di 19 anni mentre Clorinda è una docente. Due donne che ancora una volta hanno dimostrato che il loro sesso è quello che genera anche un futuro di civile convivenza.

Nelle immagini, le foto vincitrici e il testo di Clorinda Irace, premiata ex aequo con Arianna Apicella dalla giuria popolare

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