Il piacere di mangiare secondo i sovrani partenopei. Giovedì 23 novembre alle  16.30 nell’appartamento Reale del Museo e Real Bosco di Capodimonte (sala 37, primo piano), l’associazione Amici di Capodimonte onlus presenta il libro di Angela Caròla-Perrotti L’Arte di imbandire la tavola e il “Dessert per 60 coverti” dei Borbone di Napoli, edito da Grimadi & C. Editori con il contribuito dell’associazione. Il volume ripercorre la storia dell’unico centrotavola napoletano giunto a noi nella sua integrità e conduce una ricerca sulla maniera di allestire la tavola aristocratica a Napoli durante il XVIII secolo, in particolare presso la corte borbonica.
Con l’autrice ne parleranno il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, il presidente di Amici di Capodimonte onlus Errico di Lorenzo e la storica dell’arte Paola Giusti. In occasione dell’incontro Errico di Lorenzo assegnerà la borsa di studio Augusto de Luzenberger edizione 2017/2018.
Tutto parte da un documento datato 1830 su un grande Dessert (era questo il nome con cui venivano chiamate al tempo le decorazioni del centro-tavola) realizzato dalla Real Fabbrica Ferdinandea della Porcellana verso il 1785 per la corte napoletana di Ferdinando IV di Borbone. Un totale di 114 biscuit tutti reperiti tra depositi e vetrine del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Unico centro-tavola napoletano giunto a noi nella sua integrità sopravvivendo alle vicissitudini storiche. Spunto per una ricerca parallela su come veniva allestita la tavola aristocratica a Napoli nel Settecento. Pagine che ci fanno tuffare nella vita di corte borbonica e anche  osservare come nei banchetti si celebrava l’ elogio al patrimonio archeologico dei Borbone riprodotto in miniatura nei biscuit del Dessert e alle bellezze naturali del Regno miniate  sul vasellame del Servizio dell’Oca cui veniva abbinato.
Storica dell’arte, Angela Caròla-Perrotti  ha diretto per 15 anni il reparto ceramico della Christie’s Italia e collaborato con il Polo Museale della Campania per la catalogazione delle porcellane di vari musei cittadini e, in particolare, del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Tra le sue pubblicazioni scientifiche, la monografia del 1978 La Porcellana della Real Fabbrica Ferdinandea (1771-1806), il volume del 1990 La Porcellana
Napoletana dell’800 (1807-1860) nonché il catalogo dell’esposizione al museo  Archeologico Nazionale di Napoli (nel 1986) Le porcellane dei Borbone di Napoli: Capodimonte e Real Fabbrica Ferdinandea (1743- 1806).

Caravaggio| ilmondodisuk.com
Una scena del film “Caravaggio”. Sopra un particolare del “Dessert”

Intanto, all’Auditorium (piano terra)  prosegue la rassegna cinematografica La settima arte a Capodimonte, curata da Maria Tamajo Contarini (Museo e Real Bosco di Capodimonte) e Marialuisa Firpo (Cinema Hart) nell’ambito del calendario di eventi “Capodimonte dopo Vermeer” finanziato con fondi Poc della Regione Campania. In  programma (alle 19) il film biografico Caravaggio di Derek Jarman (1986) con Nigel
Terry, Sean Bean, Tilda Swinton, Spencer Leigh, Robbie Coltrane. La proiezione sarà introdotta dal regista Nicolangelo Gelormini.
Drammatico, sensuale, il film racconta l’uomo Michelangelo Merisi da Caravaggio, personaggio complesso e tortuoso, scuro e ambiguo, dal talento selvaggio, con le sue debolezze e i suoi tormenti. Giovedì 30 novembre sarà la volta di  Frida diretto da  Julie Taymor con Salma Hayek, Alfred Molina e Geoffrey Rush.

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