Dopo la foresta incantata di Marco Luongo, nel ristorante napoletano “Mangiafoglia” di via Carducci 25, arriva la personale Naturae di un poeta dello spazio, Giuseppe Manigrasso. Sabato 28 ottobre alle 18, vernissage per il nuovo appuntamento del ciclo artistico “Mangiafoglia in arte” curato dalla giornalista Paola De Ciuceis.
Fino al  2 dicembre, saranno esposti un corpus di 2 sculture a tecnica mista (legno, ceramica, terracotta) e 22 opere di vario formato a tecnica mista su carta (carboncino, tempera, pastelli, foglie, cartone d’imballaggio, cellophane). In primo piano, archetipi accarezzati dalla tipica ironia dell’autore.
Classe 1946, Manigrasso, tarantino che ha scelto di vivere a Napoli,  cammina tra mito e inconscio evocando, con la complicità di oggetti e residui quotidiani naturali nonché artificiali, la materia e le sue possibilità di riutilizzo. Nascono così composizioni (oniriche) di grande lirismo, tra assemblage e segni grafici tendenti all’astratto. Che confermano l’artista come cantore del vissuto del mondo reale, intriso di un passato primordiale, presente nell’essenzialità delle forme.
Acuta e raffinata la ricerca di un eclettico protagonista che si affaccia sulla scena artistica alla fine degli anni sessanta alla galleria di Lucio Amelio. Con una modalità espressiva tra il Minimal e la Land Art, intraprende un percorso multiforme alimentato dagli studi di architettura e dallo spiccato interesse per l’arte a tutto tondo: pittura, performance, poesia visiva, musica. Ispirato sempre da temi universali e dalla vita.
In foto, una delle opere in mostra

Mangiafoglia in arte
Naturae
personale di Giuseppe Manigrasso
a cura di Paola de Ciuceis,
28 ottobre – 2 dicembre
Per saperne di più
http://www.mangiafoglia.it/home

 

 

 

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