Il napoletano Francesco Esse è figlio d’arte (classe 1955). Ha imparato la tecnica fotografica collaborando con il padre Vincenzo, fotografo per il ministero dei beni culturali. Si è formato a Napoli (dove ha anche frequentato la facoltà di architettura, dopo il liceo artistico) negli anni Settanta e Ottanta nel campo della fotografia industriale, di moda e di ricerca.
Trasferitosi nelle Marche circa 20 anni fa, Francesco continua il suo lavoro nel campo della fotografia industriale e in quella di ricerca. Domani (22 gennaio), oltre a soffermarsi sui suoi anni partenopei, parlerà anche del suo ultimo lavoro “Aniuomini”, singolare approfondimento del rapporto tra l’uomo e gli animali d’allevamento. Tra i suoi lavori napoletani, nel 1984, gli scatti per “Le guglie di Napoli. Storia e restauro”, Electa.
L’incontro è alle 11:30 in Sala Assoli con il pubblico della rassegna Il Sabato della Fotografia. Sostituisce Francesco Cito, con cui l’appuntamento è rinviato ai prossimi mesi.
Il sabato della fotografia rientra nel progetto “Movimenti per la fotografia” nato nel 2012 da una sinergia tra il MAV (Museo Archeologico Virtuale di Ercolano), camerachiaraimage di Pino Miraglia, e l’associazione culturale 180° Meridiano con lo scopo di diffondere la cultura fotografica nelle scuole.
In pagina, uno scatto di Francesco Esse

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