Di lava e di seta. Com’è Napoli. Passionale, focosa, ma anche tenera. E’ la città vista da
Simon Clavière-Schiele, autore parigino quarantenne che dà spazio alla sua creatività da indipendente, con lo sguardo spalancato sul mondo. E lo mette in mostra su quadrati di seta, appunto, all’Istituto francese di Napoli, radicato nella città da 100 anni.
Lunedì 6 maggio, alle 18, l’esposizione si inaugura con una performance sulla bella terrazza del palazzo di tufo, affacciata su via Crispi e vi resterà fino al 6 luglio. L’anima partenopea si dilata con i suoi personaggi e le sue declinazioni in 16 opere proposte nella sala Noir&Blanc, ma anche protagoniste di una installazione penzolante, come panni stesi, da fili stesi tra palazzo Grenoble e l’attigua Villa Ruffo.
Già addetto culturale per l’Ambasciata francese in  Eritrea per 15 anni, Simon Clavière-Schiele, che ha formazione veneziana e napoletana (Accademie di Belle arti), fa parte di quella schiera di intellettuali pazzi per Napoli, decisi a smantellarne i luoghi comuni.
Il vernissage sarà accompagnato da un concerto che si svolgerà nella sala Dumas alle 20: sul palco, il Neapolis Ensemble formato da Maria Marone (voce), Mauro Squillante (mandoloncello), Giuseppe Copia (chitarra classica, chitarra battente), Raffaele Filaci(percussioni), Valerio Mola (basso), Fabio Soriano (flauto e direzione musicale). La direzione artistica è di Ciro Costabile. Il gruppo da anni è impegnato a diffondere nel mondo l’identità musicale della capitale del Sud.
 DI LAVA E DI SETA
Simon Clavière-Schiele 
Istituto francese di Napoli
dal 6 maggio al 6 luglio
Per saperne di più
http://www.claviere-schiele.com/

 

 

 

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