Domani, giovedì 11 aprile alle 17, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in via Monte di Dio 1a a Napoli, sarà presentato il volume Legenda, l’arte della lettura. (… insieme per continuare…) a cura di Antonio Filippetti. Con lui ci saranno gli autori Carlo Di Lieto, Fiorella Franchini, Bruno Pezzella, Lucia Stefanelli, Salvatore Oppido. Letture di Adriana Carli, Bruno Minotti, Eddy Caggiano, Vittorio Di Bisogno. Di seguito del progetto scrive lo stesso Filippetti nell’introduzione al libro. Per gentile concessione.

«Non leggete per divertirvi o per istruirvi. Leggete per vivere». Questa acuta osservazione di Gustave Flaubert ha una valenza soprattutto culturale e spirituale. Ma noi oggi siamo in grado anche di aggiungere qualcosa di più preciso e specifico. Secondo alcuni studi condotti in particolare da università americane (Yale, ma non solo) chi legge costantemente ha un’ aspettativa di vita mediamente più lunga di circa due anni. E il dato è di grande interesse per noi se si pensa che secondo le ultime rilevazioni OCSE i nostri studenti delle scuole superiori non sono in grado di leggere e capire un testo di media difficoltà. La lettura può essere considerata allora come un vero e proprio farmaco per curare spirito e corpo e non a caso si parla ormai diffusamente di biblioterapia, un obiettivo che rappresenta anche il “core business” di un’organizzazione di operatori della scrittura.
Secondo l’etimologia il verbo leggere è da ricondurre al latino legere con il significato di raccogliere o dire. Ma esso ci suggerisce un significato che è anche alla base del termine greco logos che comprende diverse accezioni: parola, causa, ragione, ecc. per cui si deduce che la lettura è da intendersi come un’azione che coinvolge la totalità della persona in grado di raccogliere ed in modo più specifico la sua capacità di cogliere il significato profondo di ogni testo.
I classici hanno il pregio di contenere e rappresentare proprio tutto ciò che giova “raccogliere” e insegnano a custodire quello che va salvaguardato e protetto. Con questo spirito si dà corso a un progetto editoriale incentrato sulla lettura ovvero sulla capacità di riscoprire la “virtù” dei testi classici in quanto capaci sempre di interloquire con l’attualità consentendo una riflessione profonda sulle peculiarità del nostro tempo tralasciando le suggestioni delle diavolerie effimere della tecnologia corrente ed entrando viceversa nello spirito dei testi per “imparare” a leggere con la guida esperta d studiosi e specialisti. L’intento è quello di mettere proprio in evidenza ogni volta l’attualità delle opere dei vari autori in un continuum temporale che dà adito ad una riflessione più ampia sulla nostra epoca e sulle sue suggestioni..
Questa acuta osservazione di Gustave Flaubert ha una valenza soprattutto culturale e spirituale. Ma noi oggi siamo in grado anche di aggiungere qualcosa di più preciso e specifico. Secondo alcuni studi condotti in particolare da università americane (Yale, ma non solo) chi legge costantemente ha un’ aspettativa di vita mediamente più lunga di circa due anni. E il dato è di grande interesse per noi se si pensa che secondo le ultime rilevazioni OCSE i nostri studenti delle scuole superiori non sono in grado di leggere e capire un testo di media difficoltà. La lettura può essere considerata allora come un vero e proprio farmaco per curare spirito e corpo e non a caso si parla ormai diffusamente di biblioterapia, un obiettivo che rappresenta anche il “core business” di un’organizzazione di operatori della scrittura.
Secondo l’etimologia il verbo leggere è da ricondurre al latino legere con il significato di raccogliere o dire. Ma esso ci suggerisce un significato che è anche alla base del termine greco logos che comprende diverse accezioni: parola, causa, ragione, ecc. per cui si deduce che la lettura è da intendersi come un’azione che coinvolge la totalità della persona in grado di raccogliere ed in modo più specifico la sua capacità di cogliere il significato profondo di ogni testo.
I classici hanno il pregio di contenere e rappresentare proprio tutto ciò che giova “raccogliere” e insegnano a custodire quello che va salvaguardato e protetto. Con questo spirito si dà corso a un progetto editoriale incentrato sulla lettura ovvero sulla capacità di riscoprire la “virtù” dei testi classici in quanto capaci sempre di interloquire con l’attualità consentendo una riflessione profonda sulle peculiarità del nostro tempo tralasciando le suggestioni delle diavolerie effimere della tecnologia corrente ed entrando viceversa nello spirito dei testi per “imparare” a leggere con la guida esperta d studiosi e specialisti. L’intento è quello di mettere proprio in evidenza ogni volta l’attualità delle opere dei vari autori in un continuum temporale che dà adito ad una riflessione più ampia sulla nostra epoca e sulle sue suggestioni.
I testi dell’autore prescelto sono commentati da affermati studiosi con l’intento di rivelare l’attualità dei testi stessi, segnalando la corrispondenza col nostro tempo. Lo scopo è realizzare un unicum emotivo produttore di senso, capace di far riflettere sul valore di un’esperienza creativa senza tempo e conseguentemente viva e attuale.
A circostanziare il progetto sono stati scelti sei autori: Giacomo Leopardi (Leopardi e noi) , Luigi Pirandello (Luigi Pirandello e la psicoanalisi), Antonio Tabucchi (Antonio Tabucchi tra secolo breve e nowness), Gesualdo Bufalino (Gesualdo Bufalino o dell’ossimoro felice), Italo Calvino (Italo Calvino profeta della modernità), Eugenio Montale (Eugenio Montale e la ricerca della felicità) le cui opere ci inducono a riflettere e più ancora a intendere meglio il nostro presente.

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