Poesia e pittura. Incontro seducente, soprattutto se a ispirare i dipinti sono i versi indimenticabili di Pablo Neruda. L’amore, la natura, l’esistenza Qui ti amo. /Negli oscuri pini si districa il vento/Brilla la luna sulle acque erranti./ Trascorrono giorni uguali che s’inseguono. A Palazzo delle arti Napoli (Pan) di via dei Mille 60 (fino al 5 novembre) Francesco Verio interpreta il grande cileno.
L’intensit  poetica del Premio Nobel si esprime a pieno nel racconto dei colori firmato dall’autore napoletano,figlio di Alberto Chiancone, personalit  di grande spicco della pittura napoletana, che ha preferito rinunciare nella sua carriera artistica, al cognome del padre il suo primo Maestro.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Armando De Stefano, Enrico Caiati, Alfonso De Siena e docente al liceo artistico di Monteruscello, l’artista espone 37 opere legate ad altrettante poesie. Affollata e suggestiva l’inaugurazione che ha offerto l’occasione di ascoltare dalla voce di attori l’energia immortale della parola di Neruda.

In foto, un dipinto di Verio ispirato a naruda e l’inaugurazione dell’evento

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