Eugenia Serafini è tra gli artisti che  hanno aderito alla mostra virtuale “Creativi al tempo del Coronavirus” già inserita nella programmazione #nonfermiamolacultura sulla pagina Facebook dell’assessorato alla cultura del Comune di Napoli n durate la quarantena docuta al Covid.
L’esposizione è organizzata dall’associazione TempoLibero presieduta da Clorinda Irace.
Oltre ottante opere offerte in una singolare esposizione che mette insieme autrici e autori di generazioni differenti: dai bambine/i che  liberano la loro fantasia durante laboratori artistici ai novantenni.
Offrendo il vostro contributo (fino al primo settembre) potrete scegliere una scultura, una foto, un dipinto, un gioiello o una poesia-immagine: il ricavato andrà al fondo di solidarietà del Comune di Napoli IL CUORE DI NAPOLI  in supporto di chi in questa emergenza rischia di annegare.
Nell’intervento che segue, Lanzione racconta la propria quarantena e “Oltre l’orizzonte” l’opera donata al progetto di TempoLibero che è nato prendendo spunto dal motto “Ars virus est”.

Qui sopra, l'opera donata. In alto, Mario Lanzione
Qui sopra, l’opera donata. In alto, Mario Lanzione

di MARIO LANZIONE
Come fulmine a ciel sereno, abbiamo visto il bagliore senza avvertire il rombo della tua inaudita violenza. Tranquilli, ti pensavamo lontano e innocuo fino a quando, con la falce della morte, non hai cominciato a mietere vittime.
Dietro i vetri delle finestre chiuse osserviamo strade deserte, avvolte in uno sconvolgente silenzio interrotto solo dalle sirene delle ambulanze. Non un grido di aiuto, né strilli di dolore per chi viene rapito dalla propria quotidianità per sprofondare nell’angoscia della solitudine. Non ci sono carezze nel desolante isolamento, ne conforto di persone amate; solo sguardi pietosi di Angeli votati al sacrificio.
Giorni che passano lenti, nella tristezza di una reclusione domestica che rende inquieti gli animi. Ore tutte uguali di un tempo azzerato, congelato, bloccato sulle lancette di un orologio che non permette progetti per il futuro.
Quali progetti, quale futuro? Tra le ombre della sera, pensando all’invito ricevuto da Clorinda Irace, cerco di riflettere sul valore che può assumere un evento artistico finalizzato a raccogliere fondi per l’emergenza del Covid 19 e mi chiedo quale contributo può dare l’arte in una circostanza così difficile per tutto il genere umano.
Tanta gente prega in silenzio, nelle proprie case, nel proprio isolamento e altri si associano alle preghiere della Chiesa; qualcuno, invece, si interroga sull’esistenza di  Dio e perché non interviene per salvarci.
A queste domande, come giusto che sia, ognuno cerca di dare una propria risposta. Tuttavia, come in tanti eventi disastrosi, si ha la sensazione che Dio abbia abbandonato l’uomo o che addirittura voglia punirlo. La verità è che l’uomo ha sempre dovuto convivere con il bene e il male, con la propria esuberanza e con la propria impotenza rispetto alle calamità naturali. Possiamo imprecare o pregare Dio ma, su molte cose, l’uomo ha fatto delle scelte che dipendono unicamente dalla sua volontà.
Le guerre per la supremazia di Popoli su altri, sterminio di intere popolazioni indigene, schiavismo, deportazioni, razzismo, distruzione dell’ambiente, violenza di genere, abusi sui minori, omicidi,  imposizione del potere politico ed economico, mancanza di solidarietà tra ceti ricchi e poveri, tra categorie forti e deboli e altre negatività che si potrebbero aggiungere a questo lungo elenco, sono tutte scelte che l’uomo ha sempre perseguito in virtù del suo istinto e del suo modo di pensare, indipendentemente da una volontà soprannaturale.
Questa che stiamo vivendo è una guerra planetaria (la terza?) dove, da un lato è schierato il Mondo e, dall’altro, un nemico invisibile, silenzioso e crudele che miete vittime e sembra inarrestabile. Il Coronavirus, infatti, che si presenta come un’innocua influenza di fine stagione è, invece, un nemico subdolo perché colpisce proprio dove ci sono manifestazioni di affetto (abbracci), amore (baciare le persone care) e amicizia (una stretta di mano); è scaltro perché resta in agguato in attesa che le vittime escono di casa in cerca di libertà; è un cecchino fatale  perché sa’ aspettare quando le persone si scoraggiano, perdono la calma e abbandonano la trincea per diventare facile preda.
Tra l’altro, è un conflitto che si sta combattendo con pochi mezzi a disposizione, con una sanità (soprattutto quella Italiana) impreparata e carente di strutture e con pochi uomini armati di tute, guanti e mascherine: Angeli ed eroi che stanno sacrificando le loro vite per salvare l’intera umanità. L’aspetto più disumano di questa tragedia planetaria è che i deceduti non hanno potuto avere la vicinanza e il conforto dei propri cari, ne hanno usufruito di un funerale religioso. Immagino, però, che siano stati abbracciati dallo sguardo pietoso di questi angeli della medicina che, seppur stremati, non smettono di assistere gli ammalati, cercare di salvare la loro vita e sperare, come tutti noi, che questo incubo finisca al più presto.
Tutti siamo fiduciosi che la genialità dei nostri medici e ricercatori sarà capace di debellare questa pandemia. Io per primo nutro la convinzione che tutto finirà con la sconfitta del coronavirus ma, ne sono certo, per raggiungere questo obiettivo, c’è bisogno di unità e contributo reciproco tra tutte le nazioni della Terra che, anziché irrigidirsi sui propri nazionalismi, dovrebbero unirsi in uno sforzo comune basato, oltre che sull’intensificazione della ricerca scientifica, anche sull’aiuto ai lavoratori che restano disoccupati e alle famiglie in difficoltà. Nella mia umiltà di artista, ho accettato di partecipare ad “Ars virus est” proprio pensando a queste categorie di persone che rischiano la povertà per la conseguenziale restrizione dei posti di lavoro, dovuta alla chiusura di aziende e attività commerciali.
Detto questo, mi chiedo come saremo dopo questa catastrofe. Ricominceremo la vita di sempre come se niente fosse successo o avremo la capacità di cambiare la nostra mentalità e il nostro sistema di vita?.
Se, almeno in parte, avremo capito l’importanza della pace e l’inutilità delle guerre, che la cosa più importante è l’amore, il rispetto verso gli altri, la solidarietà e la libertà di espressione tenendo conto del proprio dovere ad osservare le regole; se la società capirà che qualsiasi individuo ha diritto ad essere felice attraverso il lavoro e la possibilità di garantire a se stesso e alla propria famiglia una vita dignitosa; se i governi capiranno che il loro compito è quello di essere al servizio della comunità e che come obiettivo devono avere la capacità di mettere le persone al centro degli interessi collettivi ed economici; allora, tutte queste vittime del coronavirus non saranno morti inutilmente e i Popoli potranno riprendersi con una concezione umanitaria diversa, basata non sul materialismo ma sulla spiritualità dell’individuo.
Creativi al tempo del Coronavirus nato  dal motto “Ars virus est”, grazie all’idea di Clorinda Irace e agli artisti che hanno accettato di donare una propria opera, è un evento che può rafforzare l’idea della solidarietà verso chi si trova in difficoltà. Molto poco, se si pensa alla tragedia di levatura mondiale che stiamo vivendo.
Tuttavia, questo contributo può essere un esempio per incentivare la volontà di donare qualcosa di sé, ognuno nell’ambito della propria professionalità e per le possibilità che può offrire, nell’umiltà di un messaggio che pone la speranza di una società futura più attenta all’aspetto umano e spirituale delle persone.
Mon ho scelto casualmente la mia opera, “Oltre l’orizzonte” del 2019 (Veline e acrilici su tavola 40×40): la tematica trattata è quella della possibilità di riscoprire la spiritualità e la sensibilità umana.
Il  titolo, infatti, si riferisce a una serie di opere (realizzate in anni diversi) che si ispirano alla ricerca di una realtà esistente oltre gli orizzonti visibili e conosciuti. Una teoria che, in Leopardi, era il desiderio di libertà e di conoscenza di un mondo occultato e che nelle mie opere diventa la ricerca di una spiritualità ritrovabile oltre la materialità della vita. Un’indagine sull’esistenza di una “volontà Divina” che dia valore alla nascita e la sopravvivenza della vita nell’universo. Orizzonti, quindi, non solo terrestri ma anche cosmici o ciò che possiamo immaginare oltre la realtà che viviamo quotidianamente.
Colgo l’occasione per chiarire che la mia esperienza artistica definita “Astrattismo Totale”, fin dal 1975, esprime l’idea di abbinare l’Informale con l’Astrattismo Geometrico; la geometria e la materia per creare un equilibrio tra forze razionali e irrazionali.
©Riproduzione riservata

GALLERIA VIRTUALE, GUARDA IL VIDEO DELLA MOSTRA E SCEGLI L’OPERA DOPO AVER DONATO
https://www.facebook.com/100007133595240/videos/2646242648956829/?id=100007133595240

GLI ARTISTI CHE PARTECIPANO (in ordine di adesione):

Tony Stefanucci, Rosa Panaro, Armando de Stefano, Laura Cristinzio, Mathelda Balatresi, Nando Calabrese, Ernesto Terlizzi, Francesco Lucrezi, Francesco Alessio, Vittorio Avella, Clara Garesio, Giuseppe Pirozzi, Ilia Tufano, Marialuisa Casertano, Libero De Cunzo, Salvio Capuano, Vittorio Cortini, Carla Viparelli, Dino Izzo, Rosaria Corcione, Francesca Di Martino, Marisa Ciardiello, Ellen G, Francesco Canini, Mario Lanzione, Antonio Picardi, Vincenzo Aulitto, Eugenia Serafini, Mariapia Daidone,  Diana Franco – Manuela Capuano, Aulo Pedicini, Gianfranco Duro, Michele Mautone, Maja Pacifico, Gualtiero Redivo, Valentina Guerra,  Elena Manocchio,  Antonio Conte, Tony Salvo, Tommaso Arcella, Prisco De Vivo, Silvana Leonardi, Annamaria Pugliese, Francesco Fabozzi, Sara Lubrano, Peppe Esposito, Rita Lonardo, Renato Brancaccio, Maria Pia Daidone, Giancarlo Costanzo, Donato Izzo, Luigi Filadoro e i suoi bambini del laboratorio, Silvana Parente, Tina Sciarappa, Francesco Giraldi, Giovanni Ruggiero, Laura Chilivano, Marisa Traettino, Peppe Pappa, Luisa Corcione, Anna Corcione, Lucia Aiello, Paola Nasti, Raffaele Di Florio, Massimiliano Pappa, Andrea Petrone, Alberto Albano, Gabriele Castaldo, Danilo Donzelli, Ugo Levita, Alfonso Mangone, Nicca Iovinella, Maria La Mura, Antonio Salzano, Luminita Irimia, Carmine Rezzuti, Pina Della Rossa, Luigi Auriemma.
I poeti\scrittori: Eugenio Lucrezi, Alfonsina Caterino, Enrico Fagnano, Francesco Divenuto, Francesca Gerla, Floriana Coppola, Alfonso Marino, Giorgio Moio.

IL COMUNE DI NAPOLI AL FIANCO DEGLI ORGANIZZATORI
Il progetto è stato inserito nella programmazione #nonfermiamolacultura all’ìinterno della pagina fb dell’assessorato alla cultura del Comune di Napoli.
COMUNICAZIONE
Media partner dell’operazione creativa, ilmondosuk affiancato dal giovane esperimento social Casa d’Andrea. L’associazione Marano Spot Festival si occuperà della realizzazione tecnico-artistica della mostra virtuale. L’ISIS Boccioni Palizzi, guidato da Paola Guma, collaborerà all’intero progetto con l’impegno dei suoi docenti e studenti.
COME VEDERE LA MOSTRA
Attraverso collegamento web al sito dell’associazione www.associazionetempolibero.it o alle pagine FB #laculturanonsiferma dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli,la pagina FB ARS VIRUS EST, la pagina FB dell’associazione TempoLibero e sulle pagine social e i siti di tutti i partner (l’istituzione:Fondazione Premio Napoli; le aziende Gruppo Capri Alcott Gutteridge, la GCO ossigeno, la Tecnoin, lo Studio legale Gaeta, il CIO Consorzio italiano ossigeno, Yao Sushi; le associazioni: Palazzi napoletaniPunto Orgétant donnésArte Studio GallerypARTy Napoli).
COME FARE UNA DONAZIONE
1) Sarà necessario effettuare un bonifico sul c/c  dell’associazione TempoLibero – IBAN: IT 60 K 03069 09606 1000 0015 0816-che provvederà successivamente a trasferire le donazioni sul conto indicato dal Comune di Napoli.
2)Contestualmente inviare mail all’associazione Tempolibero (info@associazionetempolibero.it) con allegata  copia del bonifico CRO da cui si evince ora e data, indicando l’opera prescelta, più altre due opzioni di riserva.
COME AVERE L’OPERA SCELTA
L’associazione assegnerà le opere alle migliori donazioni secondo l’ordine di arrivo dei bonifici, fino a esaurimento delle stesse (in totale sono 85). Se le opere indicate saranno già state assegnate, si procederà attribuendo un’opera secondo la disponibilità residua. Il ricavato sarà devoluto dall’Associazione TempoLibero al fondo di solidarietà del Comune di Napoli IL CUORE DI NAPOLI che sostiene i poveri della città.  Le opere saranno ritirate dagli assegnatari a conclusione della crisi in atto.
Avrete tempo di donare fino al primo settembre.

Per saperne di più
info@associazionetempolibero.it
lindairace@gmail.com WhatsApp
3351314431
www.associazionetempolibero.it

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