Doppio appuntamento (partenopeo e romano) con le opere di Lucio Salzano di cui ci offre uno spaccato di seguito Maria Buonomo.

Qui sopra, uno dei lavori esposti. In alto, l'autore durante una performance pittorica
Qui sopra, uno dei lavori esposti. In alto, l’autore durante una performance pittorica

di MARIA BUONOMO
Con estrema coerenza rispetto alle sue ultime scelte, Lucio Salzano porta nei luoghi di consumo culinario le proprie creazioni artistiche, radunate in un nuovo concept, “Energy of city”, capace di esprimere a colpi di colore le nuove suggestioni dell’artista partenopeo. Ecco dunque, come nuovo “set”, il Caffè Letterario Intra Moenia, nel cuore della Napoli giovane e brindante, ma anche (per quel che resta) intellettuale (piazza Bellini,70).
Mentre a Roma, contemporaneamente, la mostra è allestita nel glorioso ristorante “Spaccanapoli” (Via Eurialo, 10). L’arte lontana dai templi del mercato – o almeno di quello attinente alle opere – e che incontra la gente.
Alcuni di questi lavori provengono dalla personale “Segni nella Certosa” tra cui “Le dimensioni dell’arte live experience” già in acquisizione temporanea presso il Museo di S. Martino a Napoli, visionata da circa 80.000 visitatori.
Altri sono inediti, ed è possibile ammirarli fino al 31 maggio. Opere vivaci, profonde, mutevoli, evanescenti eppure ipnotiche. Senz’altro originali. Da vedere, e rivedere.
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L’AUTORE
Uno dei più inconsueti e coraggiosi registi dei nostri tempi, Salzano  opera nel campo della regia e dell’ideazione teatrale sin dagli anni ’80. Ma spazia anche nella sperimentazione di nuovi linguaggi artistici. Da qualche anno si è immerso nella pittura, proponendo originali format concettuale/espositivi. In particolare, ricordiamo “Le dimensioni dell’arte”, affiancato dal  musicista Antonio Onorato (Modart Gallery di Napoli aprile 2018, Museo Nazionale di S. Martino Napoli settembre/ottobre 2018).

 

 

 

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