Nell’immagine che ho è la nuova silloge poetica di Antonio Di Pietro. Un libro nato dopo il lockdown ma iniziato e ultimato prima dell’emergenza Covid 19. Curato ed editato dal collettivo E’arte, una realtà nata da pochi mesi: tra le diverse iniziative che promuove, punta anche a supportare autori e artisti emergenti nella realizzazione di opere e prodotti editoriali.
Il volume è stato appena pubblicato sulla piattaforma ilmiolibro.it in modalità self publishing. L’autore si racconta attraverso la poesia, in un viaggio tra emozioni ed esperienze, fino a raggiungere consapevolezza del sé. Giunge con i versi alla pace, all’armonia che solo la poesia è in grado di dare.
«Vivere di poesia- racconta- è una scelta estrema che ti porta a vivere una condizione complessa dove sei sul foglio te stesso e nudo, senza scudi o difese. Uno status di estrema sofferenza e se riesci ad attraversarle le tue parole, alla fine la poesia la tua opera, ti migliora».


E’ quello che è successo con il libro “Nell’immagine che ho”, parole che hanno richiamato l’attenzione del poeta, inducendolo ad accogliere il grido, l’urgenza e l’impellenza dell’anima espressa poi in poesia.
Questo filo conduttore ha da sempre accompagnato la vita del nostro autore che rivela come la poesia sia stata per lui un nuovo capitolo, un ponte da persona a uomo.
Nella raccolta, le  sue poesie sono vissute sul campo, meditando e distribuendo forze per una crescita e un’evoluzione del suo sé, compreso nel mondo. Una conciliazione con la natura e con il mare dove il poeta trova tranquillità. Un percorso poetico nel proprio universo, dal tormento all’equilibrio.
In particolare, due poesie hanno segnato un periodo importante che Di Pietro descrive come poesie dove il mio naufragio era imminente. ” Ti cerco” e “I moti dell’anima”

 

Ti cerco
Che il vento sia conforto
ora
nella quiete mai giunta.
Dov’è il sole gemmato?
Che non ho
che non so.
Un bacio prima del sonno
vorrei soltanto.
D’esserci stata mai la pace
non v’è segno
nè l’orma
che appena mi carezza.
Ebbene!
Che si parli di ricompensa
o di perdono mai ricevuto
resta! Ti chiedo
Indugiami entro l’anima.
E ritorna!
Se non bado a te!
Nel giorno fuggito
restami padre! Accanto
Che ti cerco!
Nei mesi, negli anni perduti
dove sei?
Aprimi il cuore!
Facciamolo insieme!
Nei passi dell’ infinito laggiù?
Ove candido posa il soffio
nei fiori coloriti
e giammai più scura,sarà la notte!
Non di fine,sarà l’esistenza
di pena che vedo
tra le mura!
Con il mucchio che non sente!
La mia voce che si perde
che t’insegue, nel cielo.

E inquisisce la tempesta
e nel mare quand’è calmo
pazienta il mio sguardo.
Vieni a me!
Parlami!
Che intorno senta gli angeli in eterno.
Cercami !
Son qui che aspetto
perduto!

Nell’immagine che ho

Ti penso
nel sole a mezzodì
e tornano rauchi
versi di gabbiani
T’aspetto
quand’è festa
Serena
nei borghi d’un respiro
quiete
e suona d’inverno
frivolezza.
Ti attendo
di piacevole attesa
come il mare
che deriva le sue onde
Come!
Tu sai
come
quanto ti cerco nella mia mente
quand’ella si veste
nel sogno più bello.
T’amo
nell’immagine che ho
Di pensarti mia.
E nel verbo
che produce la tua bocca
bisbiglio
e speranza.

Il libro è disponibile sul portale ilmiolibro.it sia in ebook che in versione cartacea.
La copertina è rappresentata da due immagini inedite dell’artista Dario Protobotto (foto).
©Riproduzione riservata

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