Judenplatz, Vienna. Luogo del ricordo unico nel suo genere. In questa piazza dialogano il monumento commemorativo dell’artista britannica Rachel Whiteread, gli scavi che hanno portato alla luce una sinagoga medioevale e il museo del giudaismo, progettato da Andras Palffy e Christian Jabornegg. Tre realtà riunite in un’unica esperienza narrativa tra storia e innovazione, tradizione e contemporaneità (foto).
Il vuoto come metafora. Se ne parla domenica 27 gennaio, a Napoli, alle 17,30, in un incontro organizzato alla Fondazione De Felice a palazzo Donn’Anna di Posillipo. Ospite, Andras Palffy della Technische Universität Wien che illustrerà il progetto di uno dei più significativi musei dedicati alla Shoa.
Con lui interverranno: Marina Colonna Amalfitano, presidente Fondazione De Felice e Michelangelo Russo, direttore del Dipartimento di architettura della  Federico II di Napoli. L’incontro sarà introdotto da Gioconda Cafiero dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e terminerà  con un aperitivo curato dai giovani della Cooperativa Sociale Orsa Maggiore.
Il Museo Judenplatz si trova all’interno di un antico edificio ebraico, la Mizrachi House, che apre sulla piazza stessa. Dal suo interno si accede all’area archeologica interrata della Sinagoga. Esternamente, al centro della piazza, al di sopra dei resti della Sinagoga medievale, è collocato il monumento realizzato dalla Whiteread.
L’evento, organizzato in collaborazione con il DiArc, Dipartimento di Architettura della Università degli Studi di Napoli Federico II, rientra nel progetto della Fondazione De Felice I musei della memoria, architetture che raccontano, ciclo di conferenze a cadenza annuale organizzate in occasione della Giornata Internazionale della Memoria.
 

 

 

 

 

 

 

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