Che rapporto c’è tra la bellezza paesaggistica e l’arte contemporanea? E tra l’accoglienza turistica e l’arte contemporanea? Capita, sempre più spesso, di poter scegliere di soggiornare in alberghi, relais e casa vacanza i cui proprietari, amando l’arte contemporanea, offrono ai propri ospiti più di un tetto e un giaciglio.
Il soggiorno si arricchisce di un valore importante quanto inatteso: una collezione di opere di autrici e autori, più o meno noti, che interpretano un luogo, un tema, uno stato d’animo, una stagione della vita.
Immersa nel verde degli olivi e delle folte chiome degli agrumi nella campagna felix di Massa Lubrense, non lontano da Sorrento, si trova il giardino con sculture di Villa Rosanto. Un angolo di paradiso accoccolato nella frazione di Schiazzano, vicino alla piazzetta e ai caseifici dove tutti i giorni si lavorano i latticini freschi.
Maria Iasevoli e Raffaele De Gregorio  hanno creato un luogo unico nel suo genere per la coesistenza di due diverse identità: una per l’esterno e un’altra- ben diversa- per gli interni.
Tra la piscina, il solarium e la vasca idromassaggio ci si immerge in un ambiente mediterraneo con piccole sculture realizzate con materiali poveri a cui è stata data una seconda chance: un tronco d’albero trasformato in delfino, un blocco di tufo scolpito in un mezzo busto di donna, fogli di latta forgiati in forma di pesci colorati e zappe e picconi assemblati in una installazione totemica.


Le opere, di Franco Ruocco, testimoniano l’amicizia tra i padroni di casa e l’artista, raccontano di momenti vissuti insieme in un luogo in cui la natura si assopisce in inverno per esplodere in primavera ed inebriare in una lunga estate assolata con il profumo degli alberi di arance e limoni, i colori sgargianti dei fiori, il frinire delle cicale nelle ore diurne e il cielo stellato accompagnato dal sottofondo del canto dei grilli nella frescura della sera.
E l’altra identità? Quella degli interni? Questa rimanda all’idea che della Magna Grecia hanno gli americani: affreschi e colonne in ambienti forniti di tutti i comfort che la tecnologia può assicurare: wifi, aria condizionata ed elettrodomestici per preparare un caffè americano degno di questo nome. Uno iato, una contrapposizione troppo forte?
Un’esperienza, quella dell’incontro tra due culture, due stili di vita e di pensiero. Gli italiani, gli europei e gli americani che hanno soggiornato qui da quando, cinque anni fa, è iniziata quest’avventura l’hanno trovata piacevole e originale.
Il valore aggiunto è la presenza discreta di chi accoglie gli ospiti come amici attesi cui dedicare cura e attenzione: transfert da e per l’aeroporto di Capodichino e ogni qual volta non si voglia guidare, gite in barca a Capri, Positano e Amalfi, escursioni di trekking e in canoa, visite nei caseifici, lezioni di cucina arricchite da seminari sulla cucina mediterranea e la possibilità di godere di una cena preparata in giardino con i prodotti coltivati nell’orto.
La creatività riutilizza le materie prime povere trasformandole in oggetti artistici che raccontano il progetto di Raffaele e Maria: creare un luogo insolito in cui adulti e bambini possano vivere una vacanza lontani dalla frenesia dei ritmi urbani immergendosi in un melting pot culturale ricco di stimoli. Sorseggiando un calice di freddo vino bianco sul bordo della piscina i pesci di latta diventano lo sfondo per ricordi di vacanze infantili mentre i mascheroni di terracotta nelle nicchie dei muri a secco sono i protagonisti delle storie di pirati dei più piccoli.

In pagina, uno scorcio degli interni. In alto, panoramica del giardino e le sculture di Franco Euocco
Qui sopra, uno scorcio degli interni. In alto e al centro: panoramica del giardino e le sculture di Franco Ruocco

L’arte e la bellezza del paesaggio si fondono per creare lo scenario in cui le cose e le persone raccontano storie di culture diverse. Si propizia l’incontro di culture e generazioni: nel nome di questo luogo è racchiuso il passaggio generazionale, Rosa e Antonio, già impegnati ad accogliere gli ospiti, sono i nomi dei figli di Maria e Raffaele.
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