Sette artisti raccontano il complesso rapporto tra arte e natura. Al Blu di Prussia di Napoli (in via Gaetano Filagueru 42) nella mostra Naturalia che verrà inaugurata mercoledì 19 febbraio dalle 18 e resterà allestita fino al 27 giugno prossimo.
La galleria Al Blu di Prussia, di Giuseppe Mannajuolo e Mario Pellegrino, nasce nel 2008 con l’idea di restituire alla città di Napoli una realtà multidisciplinare, uno spazio espositivo, ma più in generale culturale, in cui l’arte contemporanea si incrocia con l’architettura, il design, la fotografia, il cinema, la musica, i libri e il teatro.
Al Blu di Prussia è diventata oggi un punto di riferimento per la cultura figurativa napoletana, un luogo in cui il pubblico viene attirato e coinvolto attraverso un calendario fitto di iniziative culturali che si susseguono regolarmente.
Naturalia è un’esposizione collettiva che mette in dialogo sette autori alcuni tra loro già conosciuti sia in ambito nazionale che internazionale: Valerio Berruti, Alessandro Busci, Ambra Caminito, Cristiano Carotti, Giosetta Fioroni, Giovanni Frangi e Matteo Pugliese.
I sette protagonisti sono completamente diversi  per età, formazione e materiali prediletti o utilizzati. Costruiscono insieme, attraverso una ben orchestrata pluralità di linguaggi artistici, un unico racconto che mette al centro il legame tra la natura e il fare arte traendo da essa ispirazione, considerandone ogni manifestazione possibile, ogni sfumatura.


Per indagare l’argomento vengono utilizzati stili e tecniche assolutamente personali, sarà infatti possibile trovare in mostra opere in ceramica o tecniche miste, insieme alla pittura e alla scultura. Questa poliedricità di voci, di materia, di raffigurazioni scelte, di soggetti vegetali e animali, restituisce al pubblico una caleidoscopica narrazione della natura, è materna, maestosa, romantica e dominante, sembra quasi voler chiedere di essere ammirata e, soprattutto, trattata con il rispetto che merita e che fin troppo spesso l’uomo le nega.
Naturalia è accompagnata da un testo di Silvio Perrella dal titolo “Ogni cosa che appare sulla pellicola del mondo, e si può guardare, mi è fraterna”, un breve componimento che costruisce un dialogo tra una madre Natura malinconica e gli artisti che provano a consolarla.
«Lo sappiamo e vorremmo far qualcosa; qualcosa che attenui la tua malinconia. Ci siamo educati a dar forma. Alcuni dei materiali che usiamo provengono da te; li prendiamo da te, come avvenne con il ramo che Geppetto usò per Pinocchio», questa nell’inizio del testo letterario la risposta degli artisti alla Natura che si dichiara sempre più afflitta e avvilita.
La mostra è completata da un catalogo Paparo Edizioni.
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In pagina alcuni lavori in mostra. In alto, un’opera di Giosetta Fironi
Naturalia, dal 20 febbraio al 27 giugno.Orari: dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 20; il sabato dalle 10.30 alle 13. Ingresso libero.

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