«Napoli mi ha sempre colpito, più di ogni altra citt , per la sua straordinaria capacit , che forse ogni tanto è offuscata, di respirare con due polmoni, uno mediterraneo e uno europeo». Cos ha concluso il presidente del Consiglio, Mario Monti l’incontro tenutosi oggi alla prefettura di Napoli per la presentazione del “Grande Progetto Pompei”. Messa in sicurezza e legalit  al 100 per cento, sono gli obiettivi sui quali il Governo e la Commissione europea hanno lavorato per la riqualificazione del sito archeologico di Pompei. Il piano, che si concluder  entro il 31 dicembre 2015, è finanziato da 105 milioni di euro tra fondi Fesr e nazionali.
«Pompei, nonostante le sue condizioni, nonostante la scarsa qualit  dei servizi offerti, attira in media 6mila visitatori al giorno, con punte di 20mila in alcuni giorni dell’anno. Potrebbero essere di più e soprattutto – ha sottolineato Monti i visitatori potrebbero trattenersi sul territorio anzich fuggire poco dopo; potrebbero spendere di più per prodotti di qualit ; potrebbero innescare processi virtuosi con una gioventù locale che soffre di una gravissima disoccupazione».
POMPEI E I PRIMI RESTAURI
Ma per ottenere ciò, bisogna che lo scavo campano, patrimonio dell’Umanit  dal 1997, rimanga in piedi e che venga tutelato, riqualificato e restaurato. Al via quindi i primi cinque bandi dell’importo di 6 milioni di euro per i restauri della Casa del Sirico, della Casa del Marinaio, della Casa dei Dioscuri, della casa delle Pareti Rosse e il consolidamento della Casa del Criptoportico. Entro luglio 2012 arriveranno gli altri bandi per le “Regiones” maggiormente a rischio, con lavori di protezione degli affreschi e il recupero dei mosaici. Con il protocollo è stato inoltre costituito presso la Prefettura di Napoli il Gruppo di lavoro per la legalit  e la sicurezza del Progetto Pompei.
Trasparenza, legalit  e divieto di sprechi sono i principi cardini su cui si fonda il protocollo di legalit , firmato per il Piano Pompei, per la messa in sicurezza e la manutenzione dei 66 ettari di scavi archeologici napoletani. A sottoscriverlo il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri dell’Interno Annamaria Cancellieri, della Coesione territoriale Fabrizio Barca, dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi e dell’Istruzione Francesco Profumo, accolti dal prefetto Andrea De Martino, dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dal governatore campano Stefano Caldoro.
Cinque le linee di azione rilievi e diagnostica (8 milioni e 200mila euro), consolidamento delle opere (85 milioni di euro, 47 dei quali per il finanziamento di 39 progetti gi  redatti dalla Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei e 38 milioni di opere da progettare), adeguamento dei servizi per i visitatori (7 milioni di euro), potenziamento dei sistemi di sicurezza e di telesorveglianza (2 milioni di euro) e rafforzamento della struttura organizzativa e tecnologica della Soprintendenza (2 milioni e 800 mila euro).
Il governo annuncia cos l’immediata operativit  del progetto attraverso la pubblicazione dei primi 5 bandi europei, che prevedono alti requisiti di affidabilit , legalit  e trasparenza definiti nel quadro del “Protocollo di legalit “.
OPERAZIONE TRASPARENZA
Il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri ha annunciato la nascita di una sezione specializzata dei Vigili del Fuoco per gli interventi sui beni culturali. La sezione, adibita alla manutenzione e agli interventi straordinari sul patrimonio culturale e archeologico. «C’è il massimo impegno per supportare Napoli e i suoi beni culturali – ha poi chiarito Cancellieri -. Per assicurare trasparenza e legalit , ogni ditta che lavorer  sul Progetto Pompei sar  verificata, anche se svolger  lavori minimi».
Il protocollo stabilisce la trasparenza delle procedure monitoraggio dei lavori e delle gare di appalto e tracciabilit  dei flussi finanziari per realizzare le opere, messa in sicurezza dei lavoratori e dei cantieri e corretta realizzazione degli interventi. Tra l’altro la Soprintendenza dovr  garantire le informazioni relative alle imprese istituendo, entro 30 giorni da oggi, una banca dati per verifiche antimafia.

In foto, governo in trasferta partenopea e grafico del progetto Pompei

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