Nel Museo del sottosuolo di Napoli in Piazza Cavour 140, alla scoperta delle origini della Befana.  Che trae origine da antichi culti pagani e poi romani. Era una vecchia strega alla fine del suo mandato. Chiudeva con la sua morte il ciclo dei 12 giorni del solstizio d’inverno. Portando luce calore e rinascita. Ne ripercorre le tracce la visita teatralizzata di domenica 6 gennaio che sarà organizzata alle 19.
 Streghe, janare e benandanti (racconti di folclore campano sulle bocche di demoni e santi): uno  spettacolo che, partendo dal principio dell’Epifania, si ricollega ai culti esoterici campani, promosso dall’associazione La chiave di Artemysia per la regia e drammaturgia di Livia Bertè.
Una messinscena in 2 momenti. Una guida illustrerà le caratteristiche storico artistiche del luogo dove si svolge prima di passare alla spiegazione della festa evolutasi nei secoli da antichi riti celtici.  Affiorano poi le figure delle Janare e dei Beneandanti che andranno a materializzarsi in una seducente drammaturgia attraverso visioni del folklore.
A dare loro  volto  le attrici e coreografe Claudia Esposito e Luisa Leone, e la   stessa   Livia   Bertè (ph di Pietro Avallone)  che   riporteranno   in   scena   “credenze”   troppo   spesso   taciute o dimenticate, ma tipiche della nostra antica cultura. Un ritorno alle tradizioni della nostra regione.
Alla fine della pièce gli spettatori potranno bruciare i cattivi propositi dell’anno appena trascorso e accettare i doni della Befana. La partecipazione costa 13 euro. La prenotazione è obbligatoria.
Prenotare ai numeri
+39 3334666597 / +39 3280115044 / +39 3294755071
lachiavediartemysia@gmail.com

 

 

 

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