Napoli vanta un record da guinness. E’ la citt  con il più alto numero di santi patroni. Se ne contano ben cinquantadue, che danno una mano a san Gennaro nella custodia e nella protezione della citt . La religiosit  popolare ha attribuito alla loro intercessione la scampata salvezza da incombenti minacce, epidemie e calamit  naturali. Dispensatori di grazie come attestano i numerosi ex voto che si affollano nelle teche delle numerose chiese di Napoli. La tradizione voleva che fossero onorati con il dono di un busto d’argento, che diveniva propriet  della cappella del Tesoro di san Gennaro.
Fanno parte della collezione anche i busti di sette patroni spagnoli, tutti acclamati dai napoletani a testimonianza del rapporto di perfetta simbiosi tra la Spagna e la citt  partenopea. Un sodalizio che ha travalicato l’ambito storico-politico e si tradotto in un’avventura artistica e in percorso di fede. Questo forte legame, che costituisce il leitmotiv del Maggio dei monumenti 2010, ha ispirato la mostra “Sette santi spagnoli patroni di Napoli”, organizzata dall’Istituto Cervantes in collaborazione con l’assessorato al turismo del Comune di Napoli.
L’allestimento vuole contribuire a rovesciare, nel solco delle recenti pubblicazioni di studi storici, alcuni luoghi comuni sui due secoli di viceregno. Non fu soltanto un periodo buio. “Si condividevano gioie e dolori, e perfino i santi”- spiega Jos Vicente Quirante, direttore del Cervantes. Sotto l’insegna della bandiera spagnola, che si staglia nella cappella, i busti di Domenico di Guzman, Francesco Borgia, Teresa d’Avila, Ignazio di Loyola, Pasquale Baon e Vincenzo Ferrer sono esposti per la prima volta tutti insieme, corredati di pannelli didattici che ne illustrano l’iconografia con riferimenti alle chiese legate al culto del santo. Le date di proclamazione vanno dalla controriforma alla met  dell’Ottocento. Vincenzo Ferrer divenne patrono nel 1838 per aver allontanato il colera dalla citt . A tutt’oggi il monacone è oggetto di grande devozione nella chiesa di santa Maria alla Sanit .
A Francesco Saverio i napoletani si affidarono per combattere la peste nel Seicento. Pasquale Baon è protettore delle donne che gli rivolgono per trovare marito. Tra santi appartenenti agli ordini domenicano, francescano e gesuita, unica donna, Teresa d’Avila, scrittrice e fondatrice delle Carmelitane scalze, suscita nel visitatore un’attenzione intensa per la meraviglia dell’estasi mistica che la vede protagonista. I busti, realizzate da maestranze locali, presentano minuti reliquari con frammenti di parti del corpo appartenuti al santo.

In foto, alcuni busti dei santi patroni

Museo del tesoro di San Gennaro

Via Duomo 149

Per informazioni e contatti:

081294980
www.museosangennaro.com

info@museosangennaro.com

Fino al 12 ottobre 2010

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