Il “Grand Tour” del terzo millennio occasione per creare e mettere in campo un originale processo di formazione a beneficio esclusivo di coloro che sono i visitatori del nostro paese ma più ancora i fruitori della nostra citt  al giorno d’oggi, vale a dire gli stranieri che vivono e lavorano con noi. E questo è stato infatti il motivo conduttore del corso promosso dal Movimento dehoniano europeo e intitolato “Mia cara Napoli, Il Grand Tour del Terzo Millennio”.
Il ciclo, ideato e curato da Antonio Filippetti, si è sostanziato attraverso la rilettura delle testimonianze che ci hanno lasciato i grandi viaggiatori del passato poste volutamente a confronto con le esperienze di coloro che sperimentano al giorno d’oggi le diverse problematiche (lavoro, ambiente,cultura, integrazione, accoglienza,ecc.) legate alla citt  di Partenope.
Ne è venuto fuori un altro “grand tour”, sicuramente meno blasonato ma in grado di esprimere anche in termini civili il senso e la portata di esperienze significative e di valore e sulle quali occorre tuttora riflettere.

La cerimonia di chiusura
che è anche il resoconto del lavoro svolto, con la presentazione degli elaborati messi insieme dai viaggiatori della nostra epoca, si tiene oggi all’Istituto italiano per gli studi filosofici dalle ore 17,00. E vede la partecipazione anche degli studiosi e specialisti delle diverse peculiarit  professionali e culturali, che hanno aiutato i partecipanti al corso a farsi a loro volta interlocutori, in maniera speculare, dei grandi viaggiatori del Sette e Ottocento. La certificazione civile e culturale dell’iniziativa è data anche dalla presenza di esponenti delle istituzioni, della societ  civile e dello stesso Movimento Dehoniano Europeo che ha organizzato l’iniziativa. Nella suggestiva cornice di Palazzo Serra di Cassano, a sua volta uno dei luoghi più rappresentativi dell’epoca del Grand Tour.

In foto, Antonio Filippetti

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