L’interesse per la canzone napoletana non accenna a diminuire. Prova lo sono Paolo Conte che torna a scrivere in napoletano, Carosone in versione remix da ballare in discoteca, John Turturro che ha diretto, in “Passione” un aggiornamento del “carosello napoletano”. Per non parlare dei sempiterni gondolieri che, da decenni, intonano melodie partenopee per i turisti di tutto il mondo.

E, in tempo di musica scaricata dal web, la Gennarelli Bideri editori può vantare il clamoroso successo di vendite del “Napoli jazz sound vol.I”. Tanto da presentarne un secondo volume con dieci classici della canzone napoletana riarrangiati in chiave swing dal Biseo Sanjust quartet.

Il clarinetto di Gianni Sanjust e il pianoforte di Riccardo Biseo affrontano i classici di di Giacomo e Carosone rinunciando alla poesia delle parole per far brillare diversamente la poesia delle note. Il contrabbasso di Mauro Battisti e la batteria di Carlo Battisti garantiscono un delicato piglio ritmico a un viaggio nel passato che sa consegnarsi al futuro.

Un disco capace di affascinare sia jazzofili e napoletanologi, sia turisti e giovani. “Napoli jazz sound II” getta ponti tra i Campi Flegrei e New Orleans, tra Capri e Chicago, tra Santa Lucia e New York e ricorda le origini campane di alcuni dei primi jazzisti a incidere su disco.

La tracklist

1) Maruzzella (4’47”)

2) Reginella (4’52”)

3) Luna rossa (5’13”)

4) Era de maggio (5’00”)

5) Malafemmena (5’39”)

6) O marenariello (5’02”)

7) I’ te vurra vas  (6’03”)

8) Marechiare (5’53”)

9) Anema e core (6’46”)

10) Marechiaro Marechiaro (5’48”)

Nella foto, la copertina del disco

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